Vernacolese

giovedì, giugno 21, 2007


...E QUESTI DOVREBBERO ADOTTARE I BAMBINI?
GAY PRIDE: L’ARROGANZA.
Sì ,signori miei, si tratta solo di arroganza accompagnata dalla prepotenza di chi vuol far valere a tutti i costi le sue idee. Avevo scritto sul mio blog una lettera a Luxuria, invitandola a tenere bassi i toni. Macchè peggio dell’anno scorso. il movimento gay si è contato, ha mostrato i muscoli e ora presenta il conto visto che il corteo di ieri ha dimostrato che, dice Grillini, «in Italia il pensiero unico familista è minoritario». Ma si possono ascoltare simili stupidaggini? Noi saremmo minoritari? Cioè, fatemi capire bene, gente del popolo gay, l’Italia è a maggioranza gay e che la famiglia non è più un punto di riferimento per tanti giovani? VOI avete perso il senso della realtà. Una cosa è chiedere rispetto per la vostra infelice condizione sessuale, ma che siamo disposti a riconoscere, un’altra faccenda è chiedere il matrimonio e la conseguente adozione. Avete perso! Quel minimo di rispetto che avevate “accumulato” ve lo siete giocato. Il richiamo all’ordine è per la maggioranza di governo che deve dare risposte concrete. I ministri che sono scesi in piazza a fianco degli omosessuali come Barbara Pollastrini (Pari Opportunità), Paolo Ferrero (Solidarietà Sociale), Alfonso Pecoraro Scanio (Ambiente) hanno mostrato sensibilità. La piazza però non intende concedere più sconti neanche a loro perché Prodino non è uomo capace di decisioni nette e decise. È inutile che si affannino a riproporre i Dico o altre soluzioni troppo edulcorate. Come già succede in altri Paesi europei i gay vogliono sposarsi e magari anche adottare. Noi glie lo dobbiamo impedire per il bene del bambini, innocenti creature nelle mani di due esaltati sessuali egoisti che pensano solo al loro “bene”. Gente, qui bisogna incominciare a organizzarsi perché dopo la pausa estiva, questo governo potrebbe “fare” delle cose spiacevoli. ATTENTI! Un abbraccio e ripetete con me lo sloga:”Prodi sei una vergogna, tornatene a Bologna! 3 volte come al solito prima di andare a letto.