Vernacolese

mercoledì, gennaio 17, 2007


Così il governo ha dato ai Comuni facoltà di tartassare
di Redazione - mercoledì 17 gennaio 2007, 08:56
Milano - Lo sblocco dell’aliquota Irpef per i Comuni, ferma allo 0,2% dal 2002, è stato deciso dal governo nella Legge finanziaria approvata lo scorso dicembre. L’articolo 7 della manovra prevede infatti che «I Comuni (...) possono disporre la variazione dell’aliquota di compartecipazione dell’addizionale (...). La variazione dell’aliquota di compartecipazione dell’addizionale non può eccedere complessivamente 0,8 punti percentuali». Oltre che a Bologna, la stangata è in arrivo anche per i romani. Il sindaco della Capitale, Walter Veltroni, ha deciso di portare l’aliquota Irpef allo 0,5%, introducendo peraltro una mini-riduzione dell’Ici sulla prima casa dal 4,9 per mille al 4,7 per mille. Questo si tradurrà, secondo la simulazione del Sole-24Ore, in una batosta da 148 euro l’anno per un reddito lordo di 40mila euro e in un sostanziale annullamento della rimodulazione delle aliquote Irpef sui redditi decisa dal governo. Gli abitanti di Torino si troveranno un sostanziale ritocco al rialzo, visto che la giunta Chiamparino ha annunciato l’intenzione di aumentare in maniera sostanziale l’aliquota comunale sui redditi, dallo 0,2% allo 0,5%. Chi avrà un reddito da lavoro dipendente di 40mila euro senza familiari a carico avrà un esborso ulteriore di 148 euro. Le amministrazioni comunali di Milano e Napoli hanno invece deciso di lasciare invariata l’addizionale, almeno per il 2007

QUESTO ED ALTRO VI MERITATE VOI, GENTE PRODIANA, DOVETE INCOMINCIARE A MANGIARE PANE E MORTADELLA CON CONTORNO DI CICORIA. FA BENE QUESTO GOVERNO, BENISSIMO. GUARDATE BENE QUESTA FOTO