Vernacolese

mercoledì, settembre 26, 2007


Caro Principino, si è perso il senso della misura
Si è perso il senso della misura non perché Lei ha preso l’aereo ed è andato dove la Ferrari ti chiamava (mi scuserai se ti do del tu, non riesco a usare altri pronomi). Sei figlio di Andreotti e della sua scuola: mi piego, ma non mi spezzo. A me non interessa dove va, ma cosa fa. Non apprezzavo Floris per la sua partigianeria dirante il governo della CDL, metteva alla gogna Berlusca una trasmissione si e l’altra pure, gli devo delle scuse. Alla gogna ha messo te con delle semplici domande. Dicui una si è dimenticato il Floris: “dopo tutto questo macello che hai creato, indulto, l’università dei magistrati che hai fregato a Catanzato e che hai portato a Benevento, dopo le porcherie dei magistrati colpevoli o meno, dopo tanti anni di politichese, non sarebbe giusto che ti dimettessi e rientreresti nel tuo feudo a scrivere “ Le mie memorie di politico per tutte le stagioni”? Hai dichiarato che farai la fine di Craxi e di Biagi, bravo sei anche megalomane, ti paragoni a Craxi e quindi gli intrallazzi li hai fatti. Ti paragoni a quel grande giuslavorista di Biagi che è stato ucciso per sistemare un po’ la situazione del lavoro, quindi temi di essere ucciso…scusami ma non riesco a immaginare chi potrebbe premere il grilletto, non vali una cartuccia. Poi hai detto che se la gente ti vota sempre, insieme a tua moglie, un motivo ci deve essere, certamente il motivo c’ è, anzi ci sono. Quello che mi rammarica e mi sconforta, è che ancora oggi, dopo tangentopoli c’è uno sparuto numero di persone “incantate” che ti seguono. Io tuo Mauro Fabris, durante una conferenza stampa, ha subito creato un caso di complotto che è quello di criminalizzare Mastella e il suo partito per cristallizzarlo nelle posizioni in cui sta. Modestamente penso che è la gente, quella che si alza la mattina, come la gazzella nella savana che comincia a correre perché anche il leone si è svegliato e ha già cominciato a correre anch’esso, quasta gente si è stancata caro Ceppalonese, s’è stancata sul serio perché la CASTA NON E’ PIU’ SERIA.

2 Comments:

At 10:25 PM, Anonymous Anonimo said...

Mi auguro che l'indignazione popolare verso questi politici di lungo corso, allevati nelle segreterie politiche di antica memoria, non subisca flessioni.
Solo così potranno farsene una ragione sgombrando il campo per fare spazio a nuove generazioni meno contaminate dalle regole omertose che imperano da anni nei nostri partiti.
E non ne faccio una questione di schieramento. A costo di passare per qualunquista (accusa molto di moda) dichiaro la mia più totale sfiducia nella possibilità che si possa cambiare qualcosa con il voto. Quale che sia il partito - attualmente presente in parlamento - a cui lo si possa destinare. Non possiamo aspettarci che la casta riformi davvero se stessa.
Si può solo sperare in un residuo barlume di lucidità che induca i nostri politici a sgombrare il campo con le loro gambe prima che a provvedere sia un popolo sempre più incazzato che, per quanto di bonaria indole e disabituato ad affermare direttamente le proprie ragioni, potrebbe lasciarsi andare a qualche eccesso anche cruento qualora si arrivasse ad una sollevazione di massa.

 
At 9:31 AM, Blogger argo50 said...

Hai ragione, ma l'italiano ormai, è come il cane che abbaia, non morde. In questi anni di completo lassismo siamo stati abituati male, chi si sognerebbe di scendere in piazza? I militari? Non credo, hanno stipendi favolosi (generali e colonnelli), i pensionati e i disoccupati, no, neanche loro hanno il fegato. Noi impiegati, nemmeno perchè la maggior parte sono stati sistemati dal sistema. Bisogna credere in un barlume... come tu scrivi.

 

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