Vernacolese

domenica, febbraio 17, 2008


IL CARO DI PIETRO, IL LUPO MARSICANO CHE DI GIORNO FA IL PURITANO E DI NOTTE “LAVORA” .
“Io sono sempre stato a difesa della legalità». Gestisce in modo padronale e autoritario il suo partito. Se poi ci sono di mezzo i figli... Anna Di Pietro è brillante, di bella presenza, studentessa all'università Bocconi. Nel marzo 2006 viene assunta dalla Editrice Mediterranea, la società che pubblicava il giornale dell'Italia dei valori: nella redazione romana di via della Vite, una splendida traversa di via del Corso, raccontano però di non averla mai vista, nemmeno per ritirare le buste paga. Insomma, sulla carta è assunta a tutti gli effetti per svolgere il praticantato che dà diritto a sostenere l'esame da professionista. Solo che non ha mai lavorato. Per la figlia del ministro Di Pietro niente esame da giornalista. Una questione di rispetto della legge, in teoria lui dovrebbe capirlo.
I figli so' piezz 'e core, si sa, ma un uomo che fonda le sue fortune politiche sulla fama di rigoroso cultore delle regole non può farsi beccare in un plateale fallo di nepotismo: va a finire che in privato sembra adottare esattamente quei metodi «mastelliani» che ama criticare in pubblico.