Vernacolese

lunedì, aprile 30, 2007


CHE SUCCEDE A SINISTRA - CENTRO?
Tutti ne parlano, ma nessuno lo vuole, questo è il ritornello in voga a Monte Citorio. Di che stiamo parlando? Dell’ormai famoso PARTITO DEMOCRATICO, che resterà famoso perché, io credo, non se ne farà nulla. Perché? Manca innanzitutto un leader all’ altezza di guidare una simile creatura. Si avverte in ambo gli schieramenti un entusiasmo” gelato “, gli scienziati la chiamano “ fusione a freddo”. Fattore importante per la non riuscità è la presenza della barriera delle tradizioni e dei valori: il comunismo e il cattolicesimo. Gli unici e originali collanti sono la solidarietà e l’equità sociale. Il cristianesimo ispira i cattolici democratici e li fonda nella solidarietà e nel riconoscimento della persona umana considerata uguale a tutte le altre. Nel comunismo, la solidarietà si chiama egualitarismo, cioè il capitalismo che sfrutta il lavoro del’ operaio che deve lottare per la giustizia sociale. A questo punto sarà difficile trovare una convergenza tra questi due valori. Come faranno? Fino a qualche anno addietro si cantavano “e villanij” sui balconi, ora, sottobraccio, passeggiano e discutono. Qualcuno, o tutte e due i soggetti deve fare un passo indietro: chi avrà il coraggio di fare il primo? Il passo indietro serve a togliere le vecchie incrostazioni e i vecchi pregiudizi, i cattolici dovranno rinunciare a quel loro ipocrito perbenismo e conservatorismo storico; i post –comunisti dovranno ridimensionare la classe operaia e abbandonare l’idea di essere i migliori, di essere gli unici a possedere la verità. Secondo me,questa è la base per riuscire. Io spero di sì (più avanti vi spiego il perché). Inoltre i due soggetti dovranno fare propri alcuni principi che oggi caratterizzano la CDL e cioè il liberalismo, il compimento reale della democrazia che nelle regioni rosse non c’è. Del liberalismo non c’è nulla da dire se non quello di rispettare responsabilmente la libertà di espressione e di movimento di ogni cittadino. Uno può fare “profitto” senza però scaricare i costi sulla comunità (vedi Berlusconi). Un altro fattore è la laicità che la vedo più come la tutela delle credenze religiose e culturali, senza alcuna prevaricazione. Sarà fattibile? Il P.D. sarà il partito che rispetterà queste pririorità? Sapranno cancellare quell’omertà partitica di “cla ” che si vive tutti i giorni per personali opportunismi? Spero che ciò avvenga per un motivo molto semplice: nasceranno due Poli, reali e politicamente diversi. Così dovrà avvenire anche nella CDL, nel rispetto delle proprie radici culturali e politiche. Concludo affermando che la Nazione deve avere la capacità di mettere da parte capi e capetti che attualmente dominano la politica nazionale e locale; questo ci permetterà di affrontare con serenità e coraggio le sfide immani, a livello mondiale, che sono già all’orizzonte (Cina e India). Auguri.