Vernacolese

mercoledì, settembre 03, 2008


ERA ORA…
Era ora, amici miei,
che l'Italia tornasse protagonista in positivo, grazie alla stabilità del governo, alla rete di relazioni che il presidente del Consiglio ha tessuto nel corso degli anni. Abbiamo cessato di essere la cenerentola del G8.
È soprattutto sul fronte della politica estera che facciamo notizia. Da quando è scoppiata la crisi della Georgia, Silvio Berlusconi si è calato con successo nella parte del mediatore tra due suoi amici - George Bush e Vladimir Putin - che si sono ritrovati improvvisamente ai ferri corti. Berlusca: il Machiavelli d’Europa. Non conosceremo mai il contenuto delle lunghe telefonate intercorse in agosto tra Villa Certosa, la Casa Bianca e il Cremlino, e neppure di quelle con Sarkozy, Brown, la Merkel, ma ne vediamo i risultati. E’ un personaggio che sa dialogare e mediare, vi ricordate il vertice tra Palestinesi e Israelani? Riuscì a farli incontrare, dopo una escalation di terrorismo.
Questa Europa sempre divisa e litigiosa ha finito, sia pure con qualche inasprimento, con l’adottare la linea del dialogo patrocinata fin dall’inizio dall'Italia.
Un’altra iniziativa italiana ripresa dai media è stato l’accordo con la Libia, che ha riscosso quasi più consensi all’estero che in patria. La cosa deve sorprendere fino a un certo punto, perché agli stranieri il fatto che l’Italia abbia chiesto scusa per i danni inferti con il colonialismo senza pretendere quelli di Tripoli per la cacciata degli italiani e il missile su Lampedusa non importa come a noi. Importa, invece, che si sia agganciato all’Europa l’unico Paese rivierasco che ha rifiutato di partecipare all’Unione Mediterranea, che si consolidi il pieno reinserimento della Libia nella comunità internazionale e soprattutto che si sia chiuso uno dei canali della immigrazione clandestina.
Vedremo se la sinistra continuerà a parlare con scherno di questo governo. Dopo i disastri combinati dalla coppia Prodi-D’Alema, Fassino ha avuto l’onestà di approvare la linea del governo. AVANTI TUTTA!