Vernacolese

mercoledì, gennaio 14, 2009

Io pensavo che la storia fosse finita, ma mi sbagliavo...continua.
Dai conti alle contesse La seconda domanda riguarda l’eredità Borletti. Lei dichiara di aver utilizzato parte di quei soldi (3,5 miliardi di lire donati nel ’95 dalla contessa Maria Vittoria) per incrementare il suo patrimonio immobiliare. Benissimo, fortunato lei. Ma quella donazione era destinata a usi privati o politici? È vero o no che la contessa disse di essere felice perché quei soldi avrebbero contribuito, come ricorda Italia Oggi, «alla nascita di un centro» capace di «offrire al cittadino più indifeso un’assistenza legale sia effettiva che preventiva»? È vero o no che l’onorevole Prodi, che prese assieme a lei altri 3,5 miliardidellamedesimadonazione Borletti, girò quei soldi al Movimento per l’Ulivo? Dunque si trattava di soldi destinati all’attività pubblica? E che c’entrano le sue case allora? E se non erano soldi destinati all’attività pubblica perché il 15 settembre 1998, lei caro Di Pietro,nehadenunciato una parte alla Camera, come previsto dalla legge sul finanziamento pubblico dei partiti?