Vernacolese

sabato, febbraio 17, 2007



SCALZONE IL MASCALZONE appena tornato in Italia voleva tenere lezioni all’Università di Roma, ma gli sono state chiuse le porte, per fortuna c’è qualche rettore con la testa sul collo. La lezione l’ha tenuta fuori… nell’agorà, come un novello Socrate, e tra le altre farneticazioni leggete queste:” Pietro Ichino, l’economista nel mirino delle nuove Br? «È vivo e vegeto. Non ha vedove! E allora posso dire, infischiandomene del politicamente corretto, che lo ritengo uno stronzo? Uno stron-zo, eh, eh! Visto che è libero vivo e sano... posso criticare anche una testa di cazzo come la sua, o non è più concesso? François Mitterrand, è ormai quasi certo, iniziò la sua carriera con un finto attentato... e allora, chi ci dice che ’sto Ichino je volevano sparà? Può essere che sia lui il marionettista del suo attentato? Dici: puoi provarlo? No. Ma chi può impedirmi di dirlo?». Già, chi può? Nessuno. Nessuno, aggiungo io, ha il coraggio di isolarlo? Farlo parlare da solo? Non potrebbe, per caso, influenzare maggiormente il clima di tensione che si respira? Non potrebbe dare adito a fomentare odio incitando le giovani e fragili menti dei giovani ribelli? Cosa avrà da dire ai giovani di tanto interessante? Che ha ammazzato persone innocue per sconfiggere lo Stato? Boh! Non so cosa ne avreme di buono con questo in libertà, mi piace poco.