Vernacolese

sabato, febbraio 10, 2007

RITORNO AL PASSATO

Compagni.
avevate ragione quando predicavate che il Centrodestra creava il “ fossato”, acuiva le differenze tra i due pseudo Poli. Non ci credevate nemmeno voi, ma era propaganda e tutto fa brodo per denigrare il “nemico”. Invece non volendo avevate visto giusto: la CDL ci porterà nel baratro! Tuonavate con becera arroganza. Il baratro…. giusto quello. Quello delle foibe, quello dove centinaia di italiani vi furono spinti ancora vivi perché davano fastidio all’amico TITO. Tutto fatto in pochi mesi, maggio – giugno 1945, come uno sbattere d’ali, poi il nulla. Oggi è il giorno del ricordo e dunque ricordiamo. Ma siete sicuri di ricordare tutti? Cosa devo raccontare ai miei alunni quando non vedo scritto nei libri di testo che delle foibe non se ne neppure un miniimo accenno? Cosa cercate di fare? Perché nascondete questa nefanda parte di storia patria e enfatizzate (giustamente) lo sterminio degli ebrei e fate scrivere agli editori un piccolo trafiletto sui gulag….”i dissidenti del governo (non regime) furono rinchiusi nei gulag. Quando governava il Centro destra, grazie alla battaglia di Fini, abbiamo incominciaato a leggere quaalcosina in più. Ora si ritorna al passato. E’ vero che la storia la scrivono i vincitori, purtroppo, è risaputo: certi storici e certe case editrici temono di inserire certi argomenti nei loro libri, perché questo può comportare l'ostracismo di tanti professori che scelgono il testo. Nella scuola italiana è facile trovare libri o dispense che parlino della pena di morte negli Stati Uniti. È difficile però trovarne che parlino delle 25mila esecuzioni negli ultimi anni in Cina. Non sono amnesie: sono scelte. Di opportunismo. Almeno sulle foibe sarebbe però il caso di piantarla, con i pudori e le reticenze. Quale Italia andiamo a costruire, se ancora portiamo nelle nostre aule questi tabù culturali, questi pregiudizi ideologici, queste censure preventive e conformiste? La grandezza di una scuola si misura dalla sua capacità di aprirsi, di sbarazzarsi degli opportunismi e delle convenienze, di puntare ad una reale onestà intellettuale. Se cominciamo proprio lì a strumentalizzare, a occultare e a mistificare, come possiamo sperare che gli italiani di domani siano un po' migliori di noi. Poi ci stupiamo che un giornalista e scrittore come Pansa sia costato costretto a girare con la scorta per aver sfatato alcuni tabù e detto alcune verità nascoste per 60 anni. Ma, cari compagni, non sarebbe ora di finirla e di essere, una volta per tutte, onesti e chiari?
Ho detto ai miei alunni che quando si ricorda, si ricorda “tutto” sperando che quando andranno alle scuole medie, i loro insegnanti siano un pochino meglio dei libri di testo…per non dimenticare. Un ringraziamento va al Presidente Napolitano che ha ricordato le vittime delle foibe, consegnando le medaglie ai parenti di alcune vittime. Ha ribadito la nefandezza di questi avvenimenti che hanno lasciato una profonda cicatrice negli italiani nella speranza che mai più accadano lotte fratricide.