Vernacolese

domenica, giugno 03, 2007


CHE SUCCEDE IN ALLEANZA NAZIONALE? ARIA DI CRISI?
Essendo da tempo in contatto telematico con il sen. Storace sono venuto a conoscenza delle sue dimissioni dal Comitato Nazionale di A.N. Mi ha scritto che è stat una scelta sofferta, ma necessaria. E’ lo stesso Fini che, non facendo nessuna dichiarazione per fermarlo, lo invita ad andarsene. L’on. Storace con grande fermezza e onestà ha aspettato la fine delle elezioni per non danneggiare ulteriormente A.N. che ne esce dimagrita alquanto. Che succede? Fini chi è? Non lo si riconosce più. Non ascolta la base la vera fucina delle idee e di laboratori di progetti. Bisogna necessariamente far valere, per chi ama il partito, la cultura della responsabilità. Storace si e' fatto interprete di un sentimento diffuso e di conseguenza le sue posizioni non dovranno essere ignorate e neppure criminalizzate. Stamane domenica 3 giugno è venuto Fini a Todi per aiutarci a vincere, parlando con un onorevole umbro, gli ho esposto il problema, è d’accordo a riferire a Fini di Indire subito il Congresso perché urge un confronto franco, re far ritirare quelle deleghe in bianco a certi personaggi che spadroneggiano sul territorio, come Fini condannava in passato. Ci vuole unità, onestà di intenti per recuperare la fiducia di quelle persone che ci stanno abbandonando perché A.N. si ta spostando al Centro, io non sono d’accordo. Non ci vado nel PPE con Mastellinos de Ceppalones. Mi trasferisco nella Fiamma Tricolore, che per dirla tutta, a Todi ha fatto registrare un successo mai visto. Ha capito, presidente Fini? Urge il Congresso. Caro presidente, lei parla sempre di libertà e di identità, giusto, ma ultimamente abbiamo assisitito spesso a interessi personali e di libertà si è parlato solo di quella economica. La nostra libertà è la realizzazione sia spirituale che materiale dell’uomo, di qui la necessità della politica che deve portare il nuovo per guidare il cambiamento. Dobbiamo governare da DESTRA le sfide future della modernità, le poltrone, il potere e le lotte intestine continuiamo a lasciarle alla sinistra. Dobbiamo prendere lezione dalla sinistra: è un’ottima scuola per disimparare a governare e gestire la “res publica”. Non possiamo limitarci a raggiungere il solo benessere economico che ha dato spazio ai nuovi barbari con il telefonino. Noi, la Destra, abbiamo le carte in regola per offrire idee e modelli pratici per una modernizzazione dinamica, ma umana. Presidente Fini non perda questa occasione, cerchi di evitare lo strappo, saremo in molti a lasciarla, non sottovaluti i mugugni dietro le sua spalle. Noi, nati nel M.S.I. DESIDEREREMMO MORIRE A DESTRA, IN A.N. Con doveroso rispetto porgo cordiali saluti, Antonio Germino.
antonio.germino@libero.it