Vernacolese

venerdì, agosto 24, 2007


ANNO SCOLASTICO 2007/2008
Scuola, genitori: fate ordine nella vita dei vostri figli.
Carissimi genitori, con l’inizio del nuovo anno scolastico, permettetemi di suggerire dei consigli affinché i vostri bambini e ragazzi possano dare il meglio nell’affrontare il pur faticoso anno scolastico. La parola d'ordine per le famiglie e gli studenti per il prossimo anno scolastico e'... "ordine", sulla vita dei figli e dunque su orari, impegni, riposo, alimentazione perchè "e' dall'equilibrio tra questi ambiti che dipende, in buona parte, la capacità di affrontare al meglio l'impegno fisico e mentale del nuovo anno scolastico".
Ed ecco il decalogo:
Rispettare le ore di sonno (dalle 10 ore circa per i più piccoli alle 8 ore per i ragazzi più grandi), mandando a letto i ragazzi a orario regolare e mettendoli in grado di cominciare la giornata con calma. Ricordare che per i bambini di nido e materna sarà probabilmente necessario un riposo pomeridiano, perchè non si debba affrontare un pomeriggio di "nervi" e conseguenti difficoltà per il pasto serale.
Rispettare l'equilibrio dei cinque pasti quotidiani che forniscono la carica energetica necessaria ad affrontare l'impegno scolastico evitando sovraccarichi di calorie o carenze energetiche. Attenzione alla colazione, pasto molto importante per lo studente, per rendere piacevole la quale si può anche concedere qualcosa al gusto e alle richieste dei figli.
Equilibrare gli alimenti fra pranzo e cena facendo un minimo di programmazione settimanale. Tenere conto che anche la merenda, (a metà mattina e a metà pomeriggio) e' un pasto importante da non sottovalutare per evitare che i ragazzi arrivino troppo affamati a pranzo o a cena, ‘mangiucchino’ continuamente durante il giorno, abbiano sonnolenza o calo di attenzione. Senza mai perdere il controllo di ciò che mangiano i bambini, si può di volta in volta privilegiare un frutto, un panino salato o un piccolo dolce e controllando attentamente le porzioni. E ancora: limitare le ore di tv, video-giochi, computer (2 ore al giorno, con almeno 5 pause, complessive sono più che sufficienti), che stancano molto gli occhi, la testa, riducono la capacità di concentrazione e aumentano i rischi di sovrappeso e obesità. Abituare i figli ad avere uno stile di vita attivo combattendo la sedentarietà, condizione fondamentale per farli crescere sani ed evitare che diventino obesi. Cercare di stimolare nei ragazzi anche altri interessi, come la musica o coltivare un hobby: la scuola, anche se occupa una parte fondamentale della vita dei figli, non deve essere l'unico polo di attrazione e di interesse. Dare la possibilità di frequentare e coltivare amicizie. Studiare con un amico può essere molto arricchente da tutti i punti di vista ( su questo argomento vi darò altri consigli più specifici). Infine un'ultima raccomandazione: "la scuola può proporre ai figli di instaurare un corretto rapporto con un insegnante o un compagno, di cercare di capire le problematiche di un compagno particolare e insieme raggiungere quell’ intesa unanime che auspico che avvenga in una classe. E' bene essere vigili ai segnali di disagio, non sempre così evidenti: si può manifestare un nervosismo eccessivo, un calo di appetito o un appetito insaziabile, disturbi del sonno. Un’ altra situazione sottovalutata è il mal di pancia, sia che “scoppia” a scuola che a casa. Al Fatebenefratelli di Roma i pediatri hanno relazionato sulle cause non dovute da fattori organici, ma a fattori psicogeni, cioè provocati dalla mente: riguarda l’80% dei casi. Le cause sono stress in famiglia, immaturità, eccessiva dipendenza dai genitori, ansia tensione. Ma anche dovuti a separazioni, divorzi, stressati da cattivi rapporti con l’insegnante, con i compagni. I genitori di questi bambini sono spesso ansiosi, autoritari o iperprotettivi. In questi casi è bene recarsi dal pediatra esporre con fiducia il caso e alla visita deve assistere il genitore dello stesso sesso del figlio. In questi casi è opportuno intervenire subito, senza allarmarsi troppo ma neanche sottovalutare tali difficoltà: un tempestivo intervento può evitare problemi più grossi in seguito. Se invece il bambino/a si sveglia la notte con dolori addominali vuol dire che sono dolori organici e costanti.Il parere del pediatra: «Avremo giovani obesi e turbati» Internet, blog, sms, e-mail, hanno modificato il modo di comunicare dei ragazzi e dei bambini. Quali sono i pericoli e le potenzialità di questi nuovi strumenti? Il primario di Pediatria dell’ospedale di Gela e Licata, Vincenzo Marrali che ha analizzato dal punto di vista clinico i risultati della ricerca dell’Università di Udine non ha dubbi. «Computer, internet e cellulare da un lato aprono la porta sul mondo, ma per un bambino possono diventare molto pericolosi. La ricerca mostra che questi strumenti sono utilizzati male, per i tempi e modalità. I bambini italiani stanno due ore alla play station, un’ora al pc, per non parlare della tv. Studi clinici mondiali hanno provato che per un bambino di quell’età trascorrere tre ore o più davanti a un video comporta il rischio altissimo di danni psichici e fisici». Quali? «I danni fisici riguardano in primo luogo l’obesità dovuti all’inattività. Basti pensare che negli ultimi vent’anni è aumentata del 30 per cento in età scolare: i bambini devono correre, muoversi, fare sport e non stare davanti al computer. I danni psichici derivano dalla dipendenza. Si tratta di turbe che provocano insonnia, agitazione psicomotoria o al contrario apatia per tutto ciò che li circonda. Più avanti può sfociare nella depressione». Quali sono i segnali che devono mettere in allarme i genitori? «Se un bambino parla poco con mamma e papà, non gioca con i coetanei, ha un reddito scolastico deficitario, bisogna correre ai ripari». Come? «La tecnologia non si può spegnere con un clic. È in mezzo a noi e se ben utilizzata può favorire l’apprendimento dei nostri figli. Però è necessario ridurla. A quell’età mai più di un’ora al giorno. E sempre fianco a fianco dei genitori». Grazie, antonio.germino@libero.it