Vernacolese

giovedì, febbraio 21, 2008



Walter «il buono»continua a dire bugie, “Correrò da solo” diceva, ha imarcato anche i radicali, va a finire che si alleerà con i vecchi compagnucci, volete scommettere? I Veltroniani, già in questi primi giorni, hanno fatto della bontà un’arma micidiale. Dice l’ex sindaco di Roma, su tutte le piazze: «Voi non sentirete da me una parola di odio per il mio avversario... Non sentirete da me il nome di uno dei nostri avversari, una polemica diretta. Francesco “il bello” si ricicla a Roma. Qui lo schema cambia radicalmente. Il taglio delle alleanze non si fa, perché altrimenti il Campidoglio è bello che perso. E così Rutelli decide fin da subito di servirsi dei pistoleros di Rifondazione.
«Tonino il cattivo». Siccome nel vecchio west conta solo vincere, allora «il buono» e «il bello» si sono alleati col bounty killer di Montenero di Bisaccia. Tonino ha un compito preciso. Dar fuoco alle polveri la campagna del centrosinistra andrebbe ribattezzata Il buono, il bello e il cattivo: perché ancora una volta la parola d’ordine è marciare divisi e colpire uniti. E perché al confronto della grintaccia e della scaltrezza di Antonio Di Pietro quella del pistolero Lee Van Cleef pare roba da mammolette.