Vernacolese

lunedì, agosto 27, 2007

CHE POLITICA E'?


Dopo la pausa estiva, per me rinfrancante e corroborante, ritorno a commentare la fase politica di Todi: è deprimente! La coalizione di centrodestra dov'è? Ho cercato nei vari interventi quell'unità d'intenti che tanto ha caratterizzato la fase elettorale, dove tutti si sbracciavano a fare di più. Forse i miei amici non si sono resi conto che la sinistra ha ritrovato la strada dell'unità e si sta organizzando a fare opposizione, altro che collaborare per il bene di Todi di cui tutti si riempiono la bocca, ma poi al momento di decidere chi per un motivo, chi per un altro si defila accampando motivi di scarso interesse politico, amministrativo, etico - comportamentale da parte del Sindaco. Basta leggere gli interventi dei vari rappresentanti per rendersi conto che la "guerra" è iniziata. A questo punto mi sorge spontanra una domanda per i Sinistri:" Cosa pensate di ottenere boicottando l' amministrazione tenendola al palo? Volete andare a nuove elezioni? Se dipendesse da me ci andrei subito così invece di vincere con 1903 voti di scarto, rivinceremmo con 4000 voti di scarto. Cari uomini della sinistra passata la malinconia della sconfitta, avete ripreso il vostro vecchio stile: denigrare. Ancora non lo avete capito, la gente è stufa di questo modo di fare politica, dovete metabolizzare il fatto che se volete il bene di Todi dovete approvare, approvare e ancora approvare. Diversamente si va a votare, la democrazia è bella per questo. Siccome al bene di Todi IO ci tengo moltissimo, come spero di aver dimostrato, faccio un appello alla Sinistra affinchè dimostri veramente che vuole collaborare: dica ad alta voce quello che il Sindaco e la sua amministrazione debba fare affinchè ci sia un momento di discussione su alcuni temi da mettere in cantiere. A questo punto devo dare atto al signor Giannini quando afferma la pochezza di questa politica tuderte. Agli amici di centro - destra dico questo: organizzare una riunione per sentire la base sulle problematiche di governo e riorganizzare la coalizione stessa per controbattere gli argomenti della sinistra che pubblica una rivista nella quale espone i suoi punti di vista sulla gestione del Comune. La CARTA entra in tutte le case, la dialettica sul computer rimane ristretta a un nunero risicato di utenti. A Mario Epifani faccio un caloroso appello affinchè ritorni sui suoi passi e che dimentichi gli anni di battaglie combattute sugli scranni dell'opposizione, ora si governa caro Mario, e abbiamo bisogno di te, i tuoi giovani, come li hai definiti, hanno ancora bisogno di te. Io ero tentato di andare con Storace, ma ho avuto un ripensamento: le battaglie si fanno in famiglia. Un abbraccio, Antonio Germino.