Vernacolese

mercoledì, gennaio 09, 2008

Da “il Foglio”
Per una volta, una volta soltanto e poi più, poi basta, ma lasciateci per una volta essere completamente d’accordo con Giancarlo Caselli sugli strafalcioni al concorso per magistrati. Candidati indegni della licenza media, come è stato detto. Una vicenda sul serio avvilente. Lasciateci sentire in sintonia, perciò, col dispiacere che l’uomo in toga, verso cui pure tanto polemizzammo, ha espresso sulla Stampa. Esso non può, per questa volta, non essere anche il nostro dispiacere. Solidarizziamo con la delusione di un procuratore generale perché la sentiamo finalmente vicina alla delusione nostra, di semplici cittadini. Comprendiamo la sua amarezza e perfino la sua nostalgia. Nostalgia di quando il livello di istruzione era ben più alto; di quando, altro che derise, le tesi dei novelli magistrati venivano pubblicate sulle riviste di Storia del Diritto; di quando cioè la preparazione togata era tutt’altra rispetto a oggi, dove ci si permette un uso dissennato dei punti, delle virgole, delle c e delle q. Se poi, porcacia Eva, coleghi tanto colti anno asolto Andreoti, cazo centra?
P.S. 50 POSTI DI MAGISTRATI RIMASTI VACANTI PERCHE’ I CANDIDATI NON HANNO SUPERATO LOE PROVE: TROPPI IGNORANTI. ..E poi quale magistrato sta indagando sui fattacci di Napoli? Si svegliano (alcuni) solo se c’è da preparare un ‘indagine sul Berlusca.