Vernacolese

giovedì, marzo 05, 2009


E ora come la mettiamo?
Quando sono state proposte «classi ponte» per permettere agli scolari stranieri di mettersi al passo con gli italiani, come accade in tutto il mondo, le anime belle hanno scatenato la polemica: «Così si creano ghetti». Quando viene proposto un tetto di stranieri per classe (del 20 per cento a Como, del 30 per cento a Bolzano...) le anime belle scatenano la polemica: «Così si creano ghetti». Risultato: non si fa nulla. E così si creano davvero ghetti. Nelle scuole senza ponti e senza tetti restano solo i muri, quelli sì invalicabili, eretti dall’ipocrisia e dalla stupidità. Adesso le classi ghetto ci sono davvero. Le classi ghetto nascono grazie al buonismo della sinistra, al politicamente corretto in salsa rossa, alle nenie ipocrite in stile Livia lacrimans Turco e Rula Jebreal. E mi piacerebbe vedere che cosa dicono adesso questi esemplari del falso in rilancio, dietro quale bugia andranno a nascondersi per spiegare il loro clamoroso autogol: dicevano di no alle classi ponte? Perfetto: adesso abbiamo le classi speciali. Dicevano di no alle quote per stranieri? Perfetto: adesso abbiamo la fuga degli italiani.
La notizia del giorno:l a Milano, elementare Paravia, il prossimo anno ci sarà una prima classe composta solo da alunni stranieri. Un caso isolato? Macché: succede anche a Torino (elementare Fiocchetti), mentre alla Pisacane di Roma c’è una classe che il prossimo anno prevede tutti scolaretti stranieri tranne uno italiano. Cari sinistri, siete allo sbando, fate proposte inattuabili, accusate, criticate e continuate a fare danni. Prendetevi un periodo di ferie, fino alla prossima legislatura, lasciate governare il Caimano e poi tornate, tanto se ci siete o non ci siete, nessuno se ne accorgerà.