Vernacolese

domenica, maggio 17, 2009

Che bello chiamarsi…Dario
Quando Veltroni era al vertice del PD, mi sollazzavo a sfotterlo per il suo modo di trattare i rapporti con l’avversario politico e soprattutto Berlusconi, avendo ereditato da Prodi l’uso di aggettivi poco consoni per un politico (?). Ora sulla breccia è arrivato Franceschini, che da buon democristi, segue il presidente arrivando sempre in ritardo sulle decisione del governo che già sta attuando le riforme e lui, sistematicamente dice di no, ecco il nome adatto alla situazione: RITAR-DARIO. Quando invece Berlusca afferma di aver trovato una soluzione sbrigativa e fattibile, vedi terremoto, arriva Lui con idee a dir poco sfavillanti per la non fattibilità, in questo caso cambia il nome in LAMPA- DARIO. Capita che sta girando in treno o in metrò e non sa dove comprare i biglietti, allora demanda al suo segretario di chiedere dove comprarli, il suo nome sarà MANDA-DARIO. In campagna elettorale propende, sotto sotto per il MAGGIORI-DARIO, tanto fra poco si conteranno sulla punta delle dita. Alle stazioni dove si ferma a convincere i miei conerranei di Matera, diventa LAPI-DARIO e sentenzia che il governo ci sa prendendo in giro, la crisi imperversa e Berlusconi pensa alle veline. ciò gli è valso il titolo di STUPI-DARIO. Mentre Berlusconi si fa in quattro per risolvere la crisi energetica e corre da Putin, Lui pensa di diventare LEGGEN-DARIO affermando che servono misure concrete, come se quelle attuate sinora siano castelli di sabbia. Il socialdemocristi si cinge di un’aureola di UMANI-DARIO, volendo accogliere tutti, delinquenti e gente onesta affermando che bisogna essere UGUALI-DARIO. Mentre Berlusconi dorme 5 ore a notte Lui, Santoro e Travaglio Lo rinchiudono nel LAPI-DARIO di Anno zero che ha fatto MILIAR-DARIO (vecchie lire) qualcuno.