Vernacolese

giovedì, novembre 27, 2008


E’ FINITO LO STRAZIO (per chi l’ha visto) DELL’ISOLA DEGLI IGNORANTI. 

La sinistra sconfitta festeggia il trionfo tv di Vladimir Luxuria che era andata per denunciare le ingiustizie, per difendere l’ambiente, per fare lotta di classe e propaganda mediatici. Se Vladimir ci avesse raccontato che correva per la fama, e per accaparrare i duecentomila euro di premio ci avrebbe fatto sicuramente simpatia. Invece ci ha raccontato delle panzane astrali, e c’è già pronta la velina patetica sul fatto che metà della borsa sarà devoluta in beneficenza. Persino Liberazione ci vuole vendere una merce contraffatta. «Luxuria, partecipando e trionfando all’Isola ha spiegato a milioni e milioni di italiani che la realtà è diversa e che anche questa realtà deve godere dei diritti della presunta maggioranza».



mercoledì, novembre 26, 2008



ULTIME NOTIZIE, CARI SINISTRI…
Obama e l'abbraccio pericoloso della corte clintoniana

"Change we can" era lo slogan-chiave della riuscita campagna elettorale di Barack Obama. Conquistata la Casa Bianca, il candidato democratico rischia ora di deludere gli elettori più avvertiti e parecchi seguaci nel partito che torna al potere. Il "cambiamento", la svolta epocale promessa rispetto alla politica non solo di Bush jr., ma dell'intero establishment washingtoniano, si scontra infatti con le prime scelte contradditorie. E cioè alcune nomine già annunciate per il nuovo governo degli Usa e per la staff di supporto al presidente. In larga misura i prescelti per il "team" economico - di cruciale importanza - vengono dalla passata amministrazione di Bill Clinton. Appartengono tutti a quel filone di personaggi (International Herald Tribune, 25.11.2008) che si identificarono nella cosiddetta "Rubinomics" dal nome del potente Robert Rubin, segretario al Tesoro nell'era Clinton.

martedì, novembre 25, 2008

CHE COMPAGNI RAGAZZI!!!!
Una faraonica «notte bianca» per il più «rosso» dei governatori italiani. Oltre sei milioni di euro, più di ogni altra grande manifestazione organizzata nel Paese, per tre soli giorni di ludiche kermesse in terra di Puglia. Si tratta di quattrini dell’Unione Europea stanziati dalla Regione guidata da Nichi Vendola attraverso i fondi Por. Soldi, tantissimi soldi, destinati a rivitalizzare il turismo, che spariranno però nel giro di tre giorni, appunto, fra il 5 e il 7 dicembre. In un solo, gigantesco evento. Questa è la vera sinistra, VENDOLA governatore - imperatore. In un momento di crisi come questo si spende e spande per far divertire una moltitudine di giovani che poverini, non si divertono quasi mai. A questo punto mi sorge spontanea la domanda:" La crisi è in atto o è solo una valanga di Epifani per screditare il governo?" A voi, amici miei darmi una risposta.

lunedì, novembre 24, 2008



ECCOLI QUI I DUE GRANDI SCRITTORI ITALIANI CHE PRENDERANNO IL POSTO DI MANZONI E VERGA, MI RACCOMANDO ANDATE A COMPRARE I LORO LIBRI E DISSETATEVI DELLA LORO CULTURA, FATELI LEGGERE AI VOSTRI FIGLI, A SCUOLA SARANNO I CAMPIONI IN ITALIANO, SARANNO PRONTI PER OPPORSI A BERLUSCONI E C. SARANNO PRONTI A SFASCIARE QUELLO CHE SI STA COSTRUENDO. CONTRIBUITE A FARLI ARRICCHIRE SULLE CALUNNIE E DISTORSIONI DEI FATTI, SE LO MERITANO. ANNI E ANNI DI SACRIFICI E RINUNCE, AH, QUANTE RINUNCE HA DOVUTO SOPPORTARE IL QUESTURINO! L' ULTIMO LIBRO DEL LUPO ABRUZZESE, E' IL CAMPIONE DELLE COSE DETTE E NON DETTE, FATTE E NON FATTE, I PRESTITI, LA MERCEDES, IL RINVIO A GIUDIZIO, LA CORRUZIONE DI BERLUSCA....POVERA ITALIA, IN MANO A QUESTI. ACCUSANO LA MANCANZA DI CONTROLLI ALLE SCUOLE, QUANDO A GOVERNARE LE REGIONI CI SONO LORO DA ANNI, DA SEMPRE CI SONO I SOLDI PER LA RISTRUTTURAZIONE MA MAI NESSUNO DI LORO HA MESSO SU UN MATTONE. IN QUESTA DISGRAZIA TROVANO IL TEMPO ANCHE PER DISCOLPARSI. VOI, GENTE CHE LI VOTATE, SIETE LORO COMPLICI, NON LORO ELETTORI. PREGATE PER QUELLO SFORTUNATO GIOVANE E VERGOGNATEVI, SE AVETE UN PO' DI PUDORE.

venerdì, novembre 21, 2008


Il governo vuole insegnare l'italiano ai bimbi stranieri, ma la sinistra riesce a opporsi anche a questo.
Sono in Italia, in classi di bambini italiani ma non sanno una parola della nostra lingua. Non parlano, e non capiscono. Restano lì, sul loro banchetto con gli occhi sgranati a guardare quella maestra che dice cose incomprensibili, vedono i compagni alzare le mani e fare domande, le farebbero anche loro, magari, se capissero. Invece fanno la figura degli sciocchi, stretti in mezzo a un mondo straniero, come sordi. Questi sono i bambini figli di immigrati che frequentano le nostre scuole. Gli alunni stranieri hanno raggiunto la quota spaventosa di quasi 570 mila, pari al 6,4% della popolazione scolastica e nel giro di pochi anni diventeranno addirittura un milione. La maggior parte di essi non conosce una parola di italiano e per questo spesso accumula un significativo ritardo scolastico. La cosa più logica, più di buon senso che viene alla mente mettendosi dalla parte dei piccoli, allora, è quella di dedicare loro una maestra, che insegni l'italiano e le nozioni base della nostra grammatica, in modo da dare loro gli strumenti per vivere meglio con gli altri, e di comprendere tutto il resto. Le famose classi ponte, di cui oggi ha parlato il premier Silvio Berlusconi. "La scarsa conoscenza della lingua italiana fa sì che l'insufficienza dei bambini stranieri sia tripla rispetto a quella degli alunni italiani. Perciò -ha detto il Cavaliere- abbiamo pensato a questa mozione, seguendo tra l'altro l'esempio di altri Paesi e abbiamo deciso di fare non classi separate ma tese all'insegnamento dell'italiano". Quindi classi dove stare per un periodo, finché non si è imparato l'abbiccì. Ma la sinistra non ci sta: le classi ponte sono ghetti, dice. Chissà se qualcuno di loro ha mai provato a immedesimarsi in questi bambini. Ma perché per una volta il Pd non lascia a casa l'ideologia e il buonismo, e non si mette -sul serio- dalla parte dei più deboli? Sui bambini non si gioca. Sui bambini non si fa gazzarra politica.

mercoledì, novembre 19, 2008

domenica, novembre 16, 2008


Il ministro Brunetta accusa
"I fannulloni sono di sinistra"
"Il Paese è con me, ma un pezzo del Paese no e me ne sono fatto una ragione. E' il Paese delle rendite, dei poteri forti e quello dei fannulloni, che spesso stanno a sinistra"…. Vuoi vedere che qualcuno si innervosisce, o più di qualcuno. Stia attento onorevole, ha messo lo zolfo all’entrata del vespaio.


La vera "onda" che ha invaso ieri la Statale di Milano: studenti a convegno, col desiderio di capire: i giovani "volenterosi" hanno abbandonato le manifestazioni di piazza, hanno capito che bisogna sedersi a discutere. Hanno dato ascolto al loro guru Sartori e al prof. Ichino. Allora appoggiamo questa riforma e riformiamo finalmente la SCUOLA.

sabato, novembre 15, 2008


"Evitare il falso egualitarismo che ha reso la nostra classe insegnante tra le meno pagate d’Europa e la nostra società tra le meno eguali d’Europa". L'impegno: "Almeno un'università italiana si deve classificare fra le prime cento al mondo". QUESTA FRASE, CARI AMICI MIEI, RACCHIUDE LA TRISTE REALTA' IN CUI SIAMO CADUTI DOPO ANNI DI SOCIAL DEMOCRAZIA. La SANTA IGNORANZA,COME E' STATA DEFINITA, HA INIZIATO IL NUOVO CORSO. CERTO, CI VORRA' DEL TEMPO, MA ALLA FINE, FRA 4/5 ANNI, LE COSE SARANNO MIGLIORATE DI MOLTO, ALLA FACCIA  DEI GUFI STANTII E PUTREFATTI. IO SONO MOLTO FIDUCIOSO PER IN SEMPLICE MOTIVO: ANCHE LA SINISTRA  HA DIMOSTRATO DI ACCETTARE LA RIFORMA CHE NON E' RIUSCITA A PORTARE A TERMINE. 

venerdì, novembre 14, 2008


...Poi si scopre che magari la Gelmini qualcosa di giusto lo sta facendo e che non sarà travolta dall’Onda. “Onore al merito di chi cerca di rivalutare il merito” ha scritto sul Corriere il professor Giovanni Sartori. Che promuove il maestro unico, il ritorno al voto e al voto in condotta e se la prende con i tantissimi “baroncini” in cattedra troppo speso non all’altezza di ciò che dovrebbero insegnare.
E che dire dell’Economist? Torna ancora sull’argomento (ma come, si schiera dalla parte del governo berlusconi?) e scrive sull’ultimo numero che la riforma della Gelmini, “merita di trovare udienza”. Il settimanale dà giudizi abbastanza pesanti sullo stato dell’università italiana, prigioniera di “baroni” che hanno “potere di vita e morte accademica” e contribuiscono a alimentare i fenomeni “diffusi” del “nepotismo e del favoritismo”. “Lo schema più comune è quello di uniforme mediocrità”, scrive l’Economist, il quale fa notare che “nessuna istituzione italiana è nelle 100 migliori università del 2008″. Negli ultimi anni i baroni, si continua, hanno esercitato “un’influenza notevole sui governi, in particolare quelli di centro-sinistra.
MA COME ANCHE I GURU DELLA SINISTRA APPROVANO LA GELMINI? COME CAMBIA IL MONDO...

giovedì, novembre 13, 2008


Auguri al nuovo Presidente degli Stati Uniti.
Perchè Obama è meglio di Veltroni
I 10 motivi per cui Barack Obama è meglio di Walter Veltroni
10. Barack Obama scrive best seller internazionali. Walter Veltroni scrive le prefazioni.
9. Barack Obama crea gli slogan. Walter Veltroni li copia (o li traduce).
8. Barack Obama correva alle primarie per battere Hillary Clinton. Walter Veltroni correva alle primarie per battere Rosy Bindi.
7. Barack Obama è laureato in scienze politiche alla Columbia University e in giurisprudenza (magna cum laude) ad Harvard. Walter Veltroni è perito cinematografico.
6. Barack Obama è stato il primo presidente afroamericano della prestigiosa rivista Harvard Law Review (la quale non ha mai distribuito in allegato le figurine panini dei calciatori). Walter Veltroni è stato direttore dell’Unità (prima ancora di essere giornalista).
5. Barack Obama ha rifiutato il sostegno di Brad Pitt e Angelina Jolie. Walter Veltroni ha rifiutato il sostegno di Enrico Boselli e Marco Pannella.
4. Barack Obama, nel 2007, ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali. Walter Veltroni, nel 2006, ha annunciato che, terminato il mandato da sindaco di Roma, avrebbe concluso la sua carriera politica.
3. Barack Obama si candida a leader di un partito voluto da Thomas Jefferson. Walter Veltroni è leader di un partito voluto da Romano Prodi.
2. Barack Obama è democratico, ma si rivolge a indipendenti e repubblicani. Walter Veltroni è democratico, ma si allea con Antonio Di Pietro.
1. Barack Obama non è mai stato comunista. Walter Veltroni dice di non essere mai stato comunista.
Aggiungo l’undicesima differenza:
Obama a gennaio 2009 sarà il Presidente degli USA, Uolter non si sa se sarà ancora il capo del governo ombra…

martedì, novembre 11, 2008


FATEMI CAPIRE: PERCHE’ NON LI LICENZIANO?
Chi ha bloccato l’Italia ieri vive fuori dal mondo e dal tempo perché non capisce, soprattutto, due cose. La prima è che lo sciopero, già ormai poco efficace nella norma, può essere compreso e in parte accettato dall’opinione pubblica quando a scioperare sono categorie considerate di fascia bassa. Operai, o modesti impiegati, o precari, insomma gente in cerca di qualche pur piccolo miglioramento di una condizione difficile e dura. Ma ormai a scioperare sono sempre più spesso categorie considerate dal resto del Paese come privilegiate, o perlomeno fortunate. Scioperano i piloti, scioperano i professori universitari, scioperano gli orchestrali. Quale solidarietà pensano di ottenere da connazionali che in grandissima parte vivono ben al di sotto del loro livello? La gente può capire chi sciopera contro un’azienda. Ma non chi sciopera contro i cittadini. Chi ieri ha pensato che lo sciopero potesse giovare alla propria causa è talmente cieco e sordo da non vedere e non sentire le furenti proteste di chi è stato penalizzato dai voli cancellati, dai treni soppressi, dagli autobus fermi. Lo sciopero dovrebbe servire per attirare l’attenzione della gente sul proprio problema; ma quello di ieri è servito solo ad attirare ostilità, per non dire di peggio.

lunedì, novembre 10, 2008

Ecco la galleria degli insulti sinistri…a loro tutto è concesso

«Berlusconi deve capire che le parole sono come pietre», avvisa Veltroni il 24 ottobre. Lui, l’uomo del dialogo, che aveva appena annunciato: «Con Berlusconi la democrazia è svuotata come nella Russia di Putin» (28 settembre); «Con Berlusconi c’è una cappa di piombo sul Paese» (22 settembre); «Dico al Pd: scatenatevi contro Berlusconi, quartiere per quartiere» (12 settembre). Non sempre le parole resistono a lungo come le pietre: appena 6 mesi fa, Veltroni spiegava che «è troppo facile quando si sta all’opposizione usare toni esasperati». Spesso le parole restano soltanto negli archivi, come l’articolo di Lidia Ravera sull’Unità del 25 ottobre 2004, appena «riscoperto» dal Foglio: «Con quelle guancette da impunita, Condoleezza Rice è la “líder máxima” delle donne-scimmia». E ancora: «In quanto pacifista contraria alla politica estera di Bush mi sparerei un colpo. In quanto femminista lo sparerei direttamente a lei, il colpo... “con dolcezza”...».
Con dolcezza, perché siamo tutti antirazzisti. Come Andrea Camilleri, che intervistato dal quotidiano spagnolo El País il 21 ottobre ha indicato la «soluzione» al problema Berlusconi: «Ha 72 anni, farà il Capo dello Stato e poi dovrebbe anche morire». Giovedì scorso, al liceo Mamiani di Roma, Camilleri ha parlato agli studenti del ministro Gelmini: «Di sicuro non è un essere umano. Dovremmo chiamare i professori di chimica per capire che cos’è». Forse potrebbe aiutarci anche Marco Travaglio, che ha già scoperto la vera natura biologica del presidente del Senato: «Se dopo De Nicola, Pertini e Fanfani, ci ritroviamo con Schifani, sono terrorizzato dal dopo: le uniche forme residue di vita sono il lombrico e la muffa. Anzi, la muffa no perché è molto utile».
Siamo tutti antirazzisti e Dacia Valent, è più antirazzista degli altri. Perché lei, ex europarlamentare del Pci, spirito libero della sinistra radicale, lei che ha festeggiato la morte di Oriana Fallaci con lo slogan «Cancro 1 – Fallaci 0», è cittadina italiana ma è di origini somale. E sa bene che l’etnia, la nazionalità, il colore della pelle sono tutti uguali. Un mese fa ha scritto sul suo blog: «Italiani bastardi, italiani di merda». Italiani «stupidi, ignoranti, pavidi, vigliacchi, zecche, pulci e figli di puttana». «Brutti come la fame, privi di capacità d’ingegno se non nella volontà delle vostre donne di prostituirsi e di prostituire le proprie figlie». Il Papa? «Quando tra vent’anni sarà morto, starà dove deve stare, all’inferno tormentato da diavoloni frocioni attivissimi». Daniele Luttazzi invece spiegò in tv, su La7, come «sopportare» la politica estera di Berlusconi: «Io ho un mio sistema, penso a Giuliano Ferrara immerso in una vasca da bagno con Berlusconi e Dell’Utri che gli pisciano addosso, Previti che gli caga in bocca e la Santanché in completo sadomaso che li frusta». E proprio Luttazzi, in teatro, aveva già dimostrato che neppure Ferrara è un essere umano, ma «il residuo di sperma e cacca lasciato sul lenzuolo dopo un rapporto anale». Il premier è stato definito tra l’altro «irresponsabile», «pagliaccio», «volgare», «intollerante», «impudente», «antidemocratico», «folle», «incapace», «portasfiga», «vigliacco» e pure «stalinista». Un aggiornamento sugli epiteti coniati negli ultimi anni: «Psiconano», «nano ghiacciato», «nano scongelato» (Beppe Grillo dixit); «rozzo» (Mario Monicelli, proprio ieri mattina); «Al Capone col panama» e «Al Tappone» (queste sono di Travaglio). Per Tonino di Pietro il premier è «un magnaccia», per Oliviero Diliberto «un dittatorello sudamericano». Proprio Diliberto, alle Invasioni barbariche, ha confessato una fantasia bizzarra: andare al Billionaire di Briatore «imbottito di tritolo».
La tradizione è lunga. Massimo D’Alema, che ha appena definito il ministro Brunetta «un energumeno tascabile» (ma poi si è scusato), nel 1994 si augurava di vedere Berlusconi «mendicare in piazza Duomo». A quei tempi Umberto Eco su Repubblica analizzava così il sostrato socio-culturale degli elettori: «buoni e pensanti» quelli del centrosinistra, «malvagi» oppure «stupidi» quelli del centrodestra. Chissà, forse il raffinato intellettuale aveva in mente l’analisi di Palmiro Togliatti all’indomani del trionfo della Dc di De Gasperi alle elezioni del 1948: «Hanno vinto i preti, le vecchie e i deficienti». SANTORO CHIEDE 2 MILIONI DI EURO A CHI GLI HA DEDICATO UN’IMITAZIONE!!!!!!!! SIAMO ALLA FARSA.

domenica, novembre 09, 2008


Il razzismo dei cattivi maestri: "Gelmini? Non è un essere umano"
Il grande CAMILLERI non riesce più a capire quando è il momento di stare zitto, l’altro giorno, alliceo classico romano, il Mamiani, ha tenuto uno dei suoi discorsetti da intellettuale che non conosce tramonto, spiegando ai ragazzi che per lui «Mariastella Gelmini di sicuro non è un essere umano», e che «dovremmo chiamare i professori di chimica per capire che cos’è».Maestro Camilleri, che hai campato una vita in Rai da dirigente, e poi ha fatto i miliardi scrivendo libri in finto siciliano, con l’età avanzata e il grande successo, forse è giunto il momento di stare un po’ zitto, sia per non stancare le già deboli corde vocali, ma anche per andare in giro a pronunciare parole infami, tanto più perché indirizzate a un pubblico di giovani, facilmente influenzabili, se non plagiabili. Riguardati, stai di più a casa, rifletti sulla saggezza e il distacco che una lunga vita dovrebbe regalare a uno come Te. I giovani hanno bisogno d’altro, hanno bisogno di incoraggiamenti, di valori, di esempi che li porti a guardare il futuro con serenità e fiducia, verso coloro che cercano di dargliene uno realizzabile. Non hanno bisogno di odio e di contrapposizione a prescindere, mio esimio scrittore. Tu sei un cattivo maestro.

venerdì, novembre 07, 2008

Dovrebbero capire, i Veltroni, i Franceschini, i vari Di Pietro che da almeno quattordici anni non è che Berlusconi vinca malgrado un eloquio che loro considerano sconveniente, ma semmai il contrario. Berlusconi vince proprio perché la sua cifra comunicativa è questa: diversa, non imbrigliata dalle convenienze, non congelata dal freddo sigillo della più algida burocraticità.

giovedì, novembre 06, 2008


GELMINI INCONTRA FORUM STUDENTI. GLI STUDENTI DI SINISTRA ABBANDONANO TAVOLO
Roma, 5 novembre 2008
Il ministro Mariastella Gelmini ha incontrato oggi il Forum degli studenti. All’ordine del giorno le linee applicative dell’insegnamento “Cittadinanza e Costituzione” e del “voto in condotta”. Il ministro ha chiesto alle associazioni di presentare proposte e contenuti su questi due temi per arrivare ad un testo il più possibile condiviso.
Nel corso dell’incontro si è discusso anche della costituzione di un tavolo sul diritto allo studio e dell’ampliamento del progetto della Carta dello studente.
Uds e Rete degli studenti non si sono seduti al tavolo e hanno abbandonato la seduta chiedendo il ritiro della legge.
La scelta di abbandonare il tavolo da parte dagli studenti di sinistra è stata criticata dalle altre associazioni degli studenti del forum che hanno invece continuato il confronto con il ministro.

mercoledì, novembre 05, 2008


Qualcuno dica a Veltroni che Obama è stato eletto in America. Qualcuno gli dica che quando lui ci ha provato a dire "si può fare" in Italia non ce lo siamo filati. Tanto che ad aprile ha vinto Berlusconi. Qualcuno glielo dica perché oggi, lui e il Pd, scendono in piazza a festeggiare: «Il mondo che cambia. Festa per Barack Obama», si chiama il party. Ore 18, fino a notte, il Pd si ritrova a piazza del Pantheon. Quando mai s'è visto. In quale altro luogo del mondo. Ma ormai l'abbiamo capito: per Veltroni l'importante è buttarla in caciara. Ogni occasione è buona per scendere in strada a cazzeggiare. Ma Veltroni non ha capito che lui non è Obama: non propone niente di nuovo. Vive di illusioni, il meschino.

domenica, novembre 02, 2008


MINISTRO GELMINI FERMI I CONCORSI (IO SO GIÀ CHI VINCE)
di Stefano Zecchi, IL GIORNALE

Ministro blocchi i concorsi universitari! Sono concorsi che si svolgeranno in modo indecente, in spregio delle più elementari regole di valutazione del merito. Sono concorsi che satureranno l’Università per non so quanto tempo, come accadde negli anni Settanta, assegnando oltre 4mila cattedre e oltre 3mila posti di ricercatore.
I bandi per questi concorsi sono stati pubblicati generalmente alla metà di luglio. I candidati avevano un mese di tempo per presentare le domande d’ammissione al concorso: dunque nell’estate, intorno a Ferragosto. Una scadenza scelta ad arte per dare la minima conoscenza della pubblicazione dei bandi, in modo che non si iscrivessero candidati pericolosi, estranei cioè a lobby e nepotismi, in grado di mettere, eventualmente, in discussione chi era già stato scelto come vincitore.
La riforma universitaria dei ministri del centrosinistra, Zecchino e Berlinguer, ha creato una serie di disastri che una nuova, intelligente, riforma può cercare di rimediare. I docenti, una volta in cattedra, non li toglierà più nessuno. La riforma del centrosinistra ha creato università fantasma con una essenziale funzione clientelare, in cui non potevano mancare corsi di laurea senza alcuna giustificazione culturale, con insegnamenti dai titoli grotteschi, senza studenti (perché, poi, lo studente non è così deficiente: ad un certo momento capisce anche lui l’inganno).
I 4mila nuovi docenti consolideranno il degrado del sistema universitario. Si potrebbe sostenere questo: l’università è dissestata, ma i docenti sono di livello e quelli che verranno nominati aumenteranno la qualità. La verità è che se l’università è un disastro, i nuovi docenti sono sempre più degni di questo disastro.
Il disinteresse verso il merito da parte delle baronie, che hanno in mano il sistema concorsuale, è impressionante per il disprezzo nei confronti dell’istituzione accademica. Clientelismo e nepotismo sono sovrani: si vada a vedere come il rettore della Sapienza ha messo in cattedra moglie e figli; si legga l’elenco degli insegnanti (è ufficiale, non è un mistero) nell’università di Bari: parentele indissolubili; si dia una rapida occhiata ai nomi dei professori della seconda facoltà di architettura del Politecnico di Milano: insomma, sembra che l’università sia l’ultimo baluardo che garantisce l’unità della famiglia in una società che sta distruggendo la famiglia.
Illustre ministro Gelmini, non si renda complice di una truffa: dalla metà del mese ci saranno le votazioni segrete per le elezioni delle commissioni giudicatrici dei concorsi a cattedra. Elezioni pilotate dai gruppi di potere accademico; vincitori già stabiliti prima ancora delle nomine delle commissioni. Concorsi truccati. A riprova di ciò, illustre ministro Gelmini, con questo articolo consegno al direttore del Giornale una lettera in busta chiusa in cui indico, già oggi, i nomi dei futuri vincitori del concorso di Estetica.
FATELI VOI I COMMENTI…ecco perché i professoroni hanno incitato e abbindolato i giovani, sembrava strano che alunni e professori andassero a braccetto.

sabato, novembre 01, 2008


QUELLO CHE LA SINISTRA NON DICE...

Promozioni automatiche

Ma i baroni universitari cavalcano la protesta per mantenere intatto il loro potere. Un esempio? Nei prossimi mesi si svolgeranno nuovi concorsi per settemila posti in più fra ricercatori e professori (ordinari e associati). I 4 mila posti di professore saranno semplicemente promozioni automatiche di persone che sono già da anni dentro le università, e i concorsi saranno rigorosamente finti, con buona pace di qualsiasi giovane ricercatore che voglia far valere le proprie qualità.

10 anni ipotecati

Ebbene: se questi concorsi andranno in porto, si potrà smettere di parlare della riforma dell’università, perché per dieci anni non ci sarà più posto per nessuno e ai nostri studenti migliori non rimarrà che andare all’estero. Lo stesso Umberto Eco, invitato all’università di Siena, ha bacchettato gli studenti contestatori dicendo: “I tagli danneggiano più i professori che voi, è molto curioso che facciate una battaglia del genere per i baroni”.