Vernacolese

martedì, febbraio 24, 2009


ECCO PERCHE' SONO DESTINATI ALLA SCONFITTA PERENNE, SONO INFETTI DA UN VIRUS CHE NON HA ANCORA L'ANTIDOTO. SONO SCESI ANCORA: 21,8%. COMPLIMENTI A FRANCESCHINI

domenica, febbraio 22, 2009


Le elezioni si avvicinano, lentamente…
Il PD sarà ancora alleato con IVD? I Puri si alleeranno, come ai vecchi tempi, in nome del rinnovato patto di Franceschini contro Berlusca? Chi starà facendo salti di gioia per la catastrofe PD? Chi ne approfitterà? Naturalmente Lui, il Questurino, il Don Chisciotte, senza paura e senza macchia (?). Ha saputo sfruttare il Pd per entrare in Parlamento, e ora…Ci sono nella savana delle bestie feroci che attaccano in branco gli animali feriti: si tratta dei licaoni, un po’ lupi e un po’ iene, ma non sono esattamente sciacalli o avvoltoi che si presentano soltanto quando una carogna giace inanimata. I licaoni sono specialisti nel divorare un animale ancora vivo e in fuga da panico in grande difficoltà. Lo assaltano dall’intestino e glielo sfilano, poi lo fanno cadere e lo azzannano alla gola, quindi lo divorano mentre quello ancora palpita. In numeri, il Pd viene dato al 22 per cento e l’Idv al 14 per cento. Il che significa che il licaone Idv si sta mangiando il PD mentre quello corre nella savana, sfiancato, sanguinante, ma ancora con un cuore battente. Auguri, a Franceschini, in bocca al ….no a D’Alema!!!!!

sabato, febbraio 21, 2009


Franceschini eletto segreterio del Pd: un ex Dc alla guida degli ex del Pci
Da allievo di Zaccagnini al vertice dei democratici sinistrati.
Sono entrati con uno stato d'animo d’animo distrutto e sconsolato, ne sono usciti con uno diverso: l’ antiberlusconismo a oltranza. Infatti è tornato l'ottimismo, la fiducia, la voglia di combattere. Veltroni ha subito dichiarato che Dario è la persona giusta per guidare il Pd…se lo dice LUI!

giovedì, febbraio 19, 2009

Un saluto a Veltroni.
Ti ricordi quando mi scrivesti quella lettera, durante la campagna elettorale, in cui elogiavi il programma sul rinnovamento della scuola? Ti ricordi cosa ti risposi? Ti risposi, tra l’ altro, che non ti credevo, perché ti conoscevo politicamente e sapevo a priori come sarebbe andata a finire. E’ finita, ma permettimi di scusarmi per averti maltrattato nel mio blog, riconosco di aver esagerato, qualche volta. Te lo dicevo sempre, di berlusconismo si muore. Avevi iniziato bene, avevi colloquiato con il Caimano, dovevi continuarlo a fare, se lo avessi ascoltato, saresti arrivato indenne alle europee e chissà…. Un fatto, secondo la mia provinciale visione politica, è stato determinante per la tua “cacciata” : non aver capito chi era il caimano, non era Berlusca, era il tuo amico/nemico Baffino. Tanto è vero che ieri sera manco c’era, alla tua conferenza. Poi, non ho capito perché hai chiesto scusa, hai detto bene:”non fate agli altri quello che avete fatto a me” . Lo hai capito tardi o facevi finta di non capire? Con il mai nato PD, ti hanno infinocchiato sin da subito con la pagliacciata delle primarie, ci sei cascato. Come con Occhetto, hanno sacrificato il vitello magro, non ci sono riusciti, nel ’98 con D’Alema. La sinistra italiana, a differenza di quella di altri Paesi occidentali, viene da quella visione del mondo non riformabile. E quando il comunismo ha cominciato a mostrare i suoi errori e i suoi orrori, il Pci ha cercato di smarcarsi, anche coraggiosamente, ma ottenendo il solo risultato di arrivare all’autodistruzione. Prima ha cambiato nome, da Pci a Pds; poi in Ds; poi in Pd, con un patto disperato con una parte degli ex nemici della Dc. Perché è fallito il progetto-Pd? Ieri ti sei generosamente assunto ogni responsabilità. Ma tu non hai colpa. Il Pd è naufragato non a causa di una cattiva gestione, ma più tragicamente per l’assenza di una ragione sociale. Qual è infatti la ragione sociale del Pd? Quale il suo progetto di società? Quale la sua idea fondante? Nessuna. L’ ultimo grave errore è stato quello di seguire il Questurino, che ha fatto le sue fortune economiche e politiche sulla pelle degli altri. Le forche sono in disuso dal 1870/80. Cari giovani, lasciate al loro destino questi venditori di chiacchiere, in questi ultimi 10 anni hanno ritardato lo sviluppo dell’Italia, con il loro statalismo ad oltranza. Siete giovani e pieni di belle speranze, non lasciatevi ancora riempire la testa, di antiberlusconismo. I grandi cambiamenti storici sono venuti dai partiti liberali, ricordatelo. Ti saluto augurandoti di raggiungere presto i tuoi amici e fratelli in Africa, che aspettano ansiosi i pezzi di ricambio ai camion della spazzatura, a Nairobi. Senza rancore, ma con compassione,

Antonio Germino

P.S. Hai condannato il Pdl a governare per molti anni.

martedì, febbraio 17, 2009

Cinque sconfitte e il Pd va in frantumi Veltroni: "Confermo le mie dimissioni"
SE NE E' ANDATOOOOOOOOO!!!!!!!! 
NON CI POSSO CREDERE!

domenica, febbraio 15, 2009


Scorrendo i punti del documento del Pd si rimane scoraggiati: più tutto per tutti. Ammortizzatori sociali, sgravi fiscali (per tutti i famosi redditi bassi ovviamente, quelli che includono gli evasori e che rappresentano la stragrande maggioranza dei redditi), denari per le imprese, per le donne, per i lavoratori autonomi, per il Nord, per il Sud e soprattutto per l’ecologia, che ci salverà tutti, chiedere a Pecoraro Scanio in caso di dubbio.
Dove si trovano i soldi per questo Bengodi? Molto semplice, anzi, banale per l’Obama di Cinecittà, basta andare a pagina 5 dove si dice (è proprio così, parole testuali) che i fondi si trovano con una «spending review sulla quale fondare una sistematica operazione di benchmark». Deve averla letta in qualche manuale per le circolari d’impresa e dato che suonava bene ha ben pensato di metterla, di solito seguono le parole «sinergie» e «proattivo», aspettiamo con fiducia.
Peccato che poi anche i sedici miliardi annunciati bastino solo per il frontespizio di questo libro di favole. Cogliendo da fiore a fiore troviamo «100 euro in più al mese per i redditi fino a 30000 euro l’anno», benissimo, facciamo due conti supponendo, per venirgli incontro, che il Nostro stia parlando di 100 euro lordi. Cento per dodici mesi fa 1200, i redditi inferiori a trentamila euro sono circa il 65% dei contribuenti, vale a dire circa 25 milioni di persone, quindi già solo questo costa quasi 30 miliardi.
Dobbiamo andare avanti? Se si vuol cercare dell’altro umorismo scopriamo delle battute ribollite di Prodi che si pensava non facessero più ridere: la più spudorata riguarda l’ennesima riproposizione dei «mille treni per i pendolari», sempre promessi e sempre espunti da ogni Finanziaria del centrosinistra: eccoli ricomparsi magicamente e, nel documento non si dice (in una favola non sta bene) ma secondo le carte del Pd sarebbero finanziati alzando le tasse sulla benzina. Neanche da dire che le tasse rimarrebbero, mentre i treni finirebbero per l’ennesima volta sul solito binario morto.


ECCOCI ALLA RESA DEI CONTI

SORU è arrivato al traguardo, oggi prenderà una sonora mazzata. La Sardegna ringrazierà Berlusconi (prima o poi). Ecco, se Veltroni fosse diventato Presidente del C. avrebbe ridotto l’Italia così: un fallimento su tutti i fronti. E’ l’ulteriore conferma che oggi la sinistra non sa da dove cominciare. Il Veltronismo ha condannato il PDL a governare l’Italia per molti anni. La prima bufala di Soru è stata quella sull’ eolico, aveva promesso alle aziende finanziamenti per costruire pale eoliche per prodursi l’energia da soli, niente, tutto sulla carta. Le domande di cassa integrazione ordinaria sono aumentate del 45 per cento in tre anni (erano 23.371 nel 2006, 27.791 nel 2007 e 33.951 nel 2008), addirittura quintuplicate le domande di cassa integrazione straordinaria (dalle 309 del 2006 alle 1567 del 2008). In crisi anche il settore agricolo, che pure ha mostrato deboli segnali di ripresa: «Bisognava riformare i consorzi di bonifica, ma con la giunta Soru non c’è stato un minimo di concertazione.
Crollati i consumi delle famiglie: la Sardegna è la regione più indebitata d’Italia. Aumenta la povertà: 150mila famiglie, quasi 400mila persone, non raggiungono il reddito minimo. È peggiorato l’import-export. Le infrastrutture segnano il passo: nessuna autostrada, una superstrada a quattro corsie (Cagliari-Sassari-Olbia), ferrovie lente, ritardi nel sistema portuale. Oggi la gente di Sardegna è più povera di cinque anni fa, e non soltanto i possessori di azioni Tiscali. Il governatore aveva promesso treni veloci che non ci sono, nonostante in campagna elettorale abbia fatto credere che esistessero davvero. Ha depresso il turismo con la tassa sul lusso. Ha fatto arrabbiare imprenditori grandi e piccoli non facendo nulla perché i lavori per il G8 alla Maddalena fossero assegnati a imprese dell’isola, costrette a elemosinare subappalti che danno pochi soldi e nessun lustro. Il suo Piano paesaggistico ha bloccato l’edilizia e l’indotto. ha bloccato per anni l’urbanistica di una città come Cagliari. Siccome esso prevede una fascia di rispetto attorno a ogni «emergenza» (chiese, monumenti, edifici e resti storici, costruzioni militari, eccetera), di fatto nel capoluogo non si è potuto toccare nulla. Questa amici cari, è la sinistra di oggi, proclami, editti, piani di ristrutturazione, finaziamenti, concertazione…solo parole.

sabato, febbraio 14, 2009


La volete finire? Non rompete, la Giustizia italiana funziona benissimo. Sono passati 13 giorni da quando Antonio Di Pietro è stato denunciato per offesa al Capo dello Stato: e ieri è stato scagionato. Tredici giorni affinché il pm Giancarlo Amato compisse «una lettura attenta» e archiviasse con un fiume di motivazioni. Questo alla Procura di Roma, dipinta come ingolfatissima: solito vittimismo, propaganda. Raccontano che i processi, in Italia, durino più che in ogni altro Paese europeo: minimo cinque anni per un penale, da otto a trenta per una qualsiasi causa civile, sette anni e mezzo per un divorzio, quattro anni per un’esecuzione immobiliare. Dati chiaramente falsi. Quando si dice la fortuna di essere stato un P.M. tutti uniti, a fare quadrato intorno all' onesto uomo di Montenero di Bisaccia. Anche LUI, con mani pulite fu svelto a condannare e a far suicidare gente. Questa è la magistratura, dura e pura, cari amici.

giovedì, febbraio 12, 2009


«Obama scrive a Veltroni». Seguiva il testo dell’epistola, «Grazie per le tue congratulazioni per la mia elezione come presidente degli Stati Uniti. Ho molto apprezzato il tuo messaggio. Gli Stati Uniti e l’Italia devono far fronte a una serie di sfide che credo riusciremo ad affrontare meglio insieme» e via andare con carezza finale, tipo cartolina dalle vacanze estive: «Ti mando i miei più sinceri saluti». Entusiasmo e brindisi in casa di Walter e tra i colleghi di partito, era la grande prova che Washington aveva svoltato, Barack Obama e il suo new deal a sinistra, fine del vassallaggio, inizio dell’amicizia tra compagni, Walter dopo aver rinunciato a partire per l’Africa, era felice come un bambino di aver ricevuto la cartolina dall’America. Ma immaginate voi se diventava Presidente del Consiglio, è senza ritegno. Un bambinone mal cresciuto!

martedì, febbraio 10, 2009


Famiglia Cristiana di questa settimana dedica il suo editoriale d’apertura agli ultimi provvedimenti del Governo sulla sicurezza. "L’Italia precipita, unico Paese occidentale, verso il baratro di leggi razziali, con medici invitati a fare la spia e denunciare i clandestini (col rischio che qualcuno muoia per strada o diffonda epidemie), cittadini che si organizzano in associazioni paramilitari". Ma come si può pretendere che un semplice cittadino, leggendo queste e altre affermazioni di questo genere, rimanga calmo e sereno. Questo prete, don Sciorti, dovrebbe predicare la concordia, la convivenza civile, invece esaspera gli animi. Povere pecorelle smarrite.

lunedì, febbraio 09, 2009

l'Unità non scherza nel demonizzare Berlusconi con il pretesto di fare gli interessi di Eluana. Come da tradizione il quotidiano che fu di Gramsci ha lanciato una raccolta di firme non «per Eluana», ma «per l'Italia» (a rischio dittatura berlusconiana) che comprendono già quella di Dacia Maraini, Rita Levi Montalcini e Franca Rame, tutte firmaiole inveterate. A quest'ultima e al marito Dario Fo è anche stata chiesta una «testimonianza» la cui volgarità e insensibilità lascia tramortiti. Contestando a Berlusconi l’aver detto che un essere in grado di procreare, di dare la vita, non può ritenersi morto, come invece sostengono i fautori della esecuzione di Eluana, la «coppia del Nobel» così si è espressa: «Stai a vedere che ora la questione diventa se quella povera donna riesca pure a fare l’amore... Poi si sveglia e dice: chi è il padre di mio figlio?». Non solo speculano sul calvario di Eluana Englaro. Ci sghignazzano pure sopra. IO non ho commenti da fare.


GLI SCIACALLI HANNO FINITO DI SBRANARE LA POVERA ELUANA.

mercoledì, febbraio 04, 2009


Fuori, fuori, senza la minima esitazione. Accompagnati alla frontiera e lì consegnati alle autorità romene. Ci pensino poi loro a farne ciò che ritengono opportuno. Ma che il contribuente, categoria alla quale mi onoro di appartenere, debba sborsare 400mila euri al giorno per farla scontare alla folta popolazione carceraria romena è una cosa che non mi va giù. I regimi giudiziario e carcerario romeno sono un po’ meno tolleranti e buonisti del nostro, magari laggiù la pena la si sconta fino in fondo. Se così non fosse, non verrebbero a frotte da noi per esercitare la loro, diciamo così, professione.
Oltre tutto la Romania è in Europa, aderente a pieno titolo all’Unione e non mi pare sia consono allo spirito, agli ideali e ai principi eurolandici impestare di canagliume gli Stati membri. Non dico mica che noi siamo, da quel punto di vista, dei santi. Ciascuno si tenga le canaglie sue e pertanto, quelle romene, fuori. Fuori senza la minima esitazione.

domenica, febbraio 01, 2009


IL MAESTRO: COME LO VOLETE?


Tempi duri per i troppo buoni, declamava uno spot pubblicitario. Tempi difficili per i maestri, dico io. Dalla Moratti a oggi si è fatto un gran parlare di maestro prevalente, unico, di team, creando confusione, e disorientamento tra gli addetti ai lavori. Io, ne sono rimasto fuori perché credo nella Riforma, ma non tanto per il maestro prevalente, ma per il nuovo indirizzo che si vuole dare alla scuola in generale. La crisi economica ha velocizzato questo cambiamento, molti sono stati i cambiamenti e non c’è stato il tempo di metabolizzare il tutto. Un punto resta fermo e diventa un punto cardine:la professionalità. Ho sperimento il lavoro di squadra, il famoso “team”, sperimentandone la complessità perché bisognava rispettare l’unitarietà dell’apprendimento, bisognava lavorare a un unico progetto, parlare lo stesso linguaggio, condividere obiettivi e tappe per raggiungere un unico obiettivo. E’ stato fatto tutto questo? Forse sì, forse no, forse ni. Nasce la parola tuttologo, il maestro che insegna tutto lo scibile umano. Questo lo affermano i detrattori. Io dico di no, per un semplice motivo: alle primarie, ieri, come oggi, le conoscenze disciplinari richieste a chi insegna, non sono da liceo. La differenza la fa la mediazione didattica e la professionalità. Ai docenti si chiede una preparazione accurata, competente e matura. Prima, la lezione durava quattro ore, si seguivano i programmi minsteriali del ’55, stantii, la giornata permetteva una gestione rilassata dei tempi e l’ unitarietà dell’insegnamento era un dato di fatto. Oggi è un corri corri continuo, un alternanza di insegnanti, con i programmi enciclopedici dell’85 che, appunto, hanno portato a una correzione di rotta. Il modulo sembrava la forma più appropriata di scuola con le sue 30 ore. Sono stato specialista in tutto: ho lavorato in verticale, in orizzontale, a scavalco, in obliquo ancora no. C’ è stato un appiattimento e il docente ha perso lo smalto agli occhi dell’ opinione pubblica (i motivi sono tanti, non li elenco per ovvie ragioni), tanto è vero che la proposta del min. Brunetta di decurtare lo stipendio di chi si ammala, non ha provocato scandali, nemmeno tra i tanti beneamati sindacati. La situazione, rispetto a 25/30 anni fa, è diventata critica perché le classi incominciano a essere numerose, numerosi stranieri, elaboriamo il curricolo, sosteniamo le famiglie…In questo caos una cosa solo mi è chiara: tutto ciò che sta accadendo, nulla ha a che fare con i bambini ( dalla 1^ elementare, come maestro unico, sono arrivato in 5^ come maestro ibrido, né prevalente e né di modulo). Ripeto, nessuna cosa ha a che vedere con i bambini e la pedagogia, perché di pedagogia, in Italia non si parla più da tanto tempo, purtroppo. Solo burocrazia. Perché è successo tutto questo? La POLITICA, è entrata di prepotenza nella scuola, minando quello che di buono aveva. Concludo affermando che ognuno delle parti belligeranti, facesse un passo indietro, che la sis smettesse di scendere in piazza con i bambini e di ripensare a cosa significhi la parola scuola. Altro argomento di discussione è senz’altro la valutazione, ne parleremo.