Vernacolese

venerdì, ottobre 31, 2008

mercoledì, ottobre 29, 2008

A scuola vietato il 4 Novembre Motivo: "Umilia le minoranze"
Cari maestri, non raccontate ai bambini cosa fu la Prima guerra mondiale: le minoranze potrebbero sentirsi discriminate. L’ultimo reduce della Grande guerra, Delfino Borroni, se ne è andato la scorsa domenica a 110 anni, dopo una vita passata ad aggiustare biciclette. Adesso non è rimasto più nessuno, di quei tre milioni e 760mila soldati in trincea.
La direttrice, Maria Grazia Bollettin, non parla coi giornalisti. Peccato, sarebbe interessante chiederle cosa c’è di razzista nell’inchinarsi alla memoria delle migliaia di morti senza nome seppelliti nel fango sull’altopiano di Asiago, o dei più fortunati arrivati fino al sacrario di Redipuglia. Oppure sapere chi offenderà, il 4 novembre, il capo dello Stato, quando visiterà Vittorio Veneto, il paese dove è terminata la carneficina. HA RAGIONE LA GELMINI CHE BISOGNA SMALTIRE UN PO' LE FILA, COSA DOBBIAMO ANCORA SOPPORTARE?

martedì, ottobre 28, 2008


Energia del mare, il progetto italiano parte tra Scilla e Cariddi

Tratto da Ilsole24ore: VILLA SAN GIOVANNI (RC)- L’idea arriva dalla cima dello Stivale, più precisamente da Bolzano. La ricerca è stata sviluppata dall’università Federico II di Napoli. Il primo prototipo è stato messo nelle acque tra Scilla e Cariddi lunedì 27 ottobre, con grande soddisfazione dei politici locali che vogliono fare di quel tratto di mare «un laboratorio a cielo aperto». La nuova tecnologia per produrre energia elettrica sfruttando le correnti marine attraversa tutta Italia e promette di valicarne i confini nazionali. «Quella di oggi è la prima sperimentazione - spiega Josef Gostner, presidente di Fri-El Seapower, controllata di Fri-El Green Power, azienda di Bolzano attiva nelle rinnovabili (idroelettrico, eolico e biomasse) da quindici anni - entro fine novembre installeremo nelle acque dello Stretto di Messina il primo impianto connesso dalla rete con una potenza di 20 kw. L’estate prossima arriveremo a 500 kw». L’azienda altoatesina è la numeo due in Italia per l’eolico con una produzione di 1Twh.


E’ LA SINISTRA CHE MANDA I FIGLI DAI PRIVATI!
Tanta preoccupazione per la scuola pubblica si può spiegare solo come un atto estremo di altruismo, visto che quando si tratta di decidere il destino dei figli un bel pezzo di centrosinistra si orienta direttamente verso le scuole private. E magari straniere. Sorprende, insomma, tanta acrimonia nei confronti del ministro Gelmini, visto che non sono pochi gli esponenti della sinistra che di contatti diretti con la riforma della scuola, non ne avranno mai. Lo ha candidamente ammesso Michele Santoro nel corso dell’ultima puntata di AnnoZero, tutta dedicata alla scuola e alla nuova ondata di contestazioni studentesche. Voleva dimostrare al leghista Roberto Cota quanto fosse sbagliata l’idea di «classi ponte» per insegnare la lingua straniera ai figli di immigrati. In sintesi: l’integrazione è facilissima anche quando un bambino si trova in un’aula dove tutti parlano una lingua che non sa. Per spiegarlo ha riportato, con comprensibile orgoglio paterno, l’esempio della figlia che frequenta una scuola straniera «e già parla un’altra lingua ». Applausi. Non si sa se dedicati alla bravura della bimba poliglotta o all’accostamento tra chi frequenta il costoso istituto francese «Chateaubriand», con l’obiettivo di diventare bilingue edevitare le storiche carenze della scuola italiana, e i figli degli immigrati alle prese con la durissima battaglia per l’integrazione. Ospite della trasmissione, il segretario Ds Walter Veltroni. Dei suoi investimenti immobiliari e formativi a New York a favore della figlia si sa già tutto. D’altro canto il Pci non c’è più. E con i comunisti è scomparso anche il divieto non scritto che vigeva per i dirigenti:mai iscrivere i figli alle private. Lo conferma il caso diGiovanna Melandri, la cui prole è stata affidata all’istituto privato «San Giuseppe». Si dice che l’esponente Pd abbia anche cercato di fare entrare la figlia in una scuola inglese. La stessa - la «Rome International School» - scelta dall’ex parlamentare di Rifondazione comunista Franco Russo, ansioso di dare un’educazione un po’ amerikana ai discendenti. Niente pubbliche o comunali anche per i nipoti di Fausto Bertinotti, iscritti a suo tempo ad un prestigioso asilo romano dal metodo di insegnamento rivoluzionario. Ma a pagamento. E in effetti non è sempre la caccia alla lingua straniera la molla che fa scappare i genitori democratici dalle pubbliche. È il caso dell’ex ministro dell’Istruzione Giuseppe Fioroni, contestato dai giovani del centrodestra per aver mandato il figlio ad un Liceo scientifico paritario di Viterbo, proprio negli anni in cui era in carica nel dicastero di viale Trastevere. La seduzione del privato-straniero ha fatto breccia anche tra i più intransigenti girotondini. È il caso di Nanni Moretti, il cui figlio frequenta la scuola americana di Roma, la «Ambritt». Stessa scelta per il discendente di un vero e proprio outsider del Partito democratico: Mario Adinolfi. Proprio in questi giorni l’ex esponente del Ppi, per sua stessa ammissione allergico alle occupazioni, ha lodato la nuova ondata di studenti contestatori vedendoci l’embrione di un «conflitto giovanile di massa contro queste destre ». Scuola privata catanese anche per le figlie diAnna Finocchiaro, presidente dei senatori Pd. Al club del «no alle statali» si è iscritto anche Francesco Rutelli, Anche lui negli ultimi giorni si è espresso, non tanto a favore della protesta studentesca, quanto contro la linea «dura» di Berlusconi. Sicuramente nessuna delle sue due figlie dovrà subire interruzioni delle lezioni:una è iscritta al liceo privato «Kennedy» e l’altra alla prestigiosissima «San Giuseppe De Merode», scuola convista su Piazza di Spagna.Da quelle parti di okkupazioni, e cortei, se ne vedono pochi.

lunedì, ottobre 27, 2008

PREGHIERA DELLA SERA

OH GESU’ DAGLI OCCHI TRISTI FAI SPARIRE I COMUNISTI,

SE RISOLVI QUESTO PROBLEMA, A BERLUSCA, IN GINOCCHIO

PORTO D’ALEMA-

IO LO SO CHE CI VUOI BENE E NON BORBOTTI, ALLORA FAI

SPARIRE BERTINOTTI.

IO TI PREGO UMILMENTE LASCIA VELTRONI NELL’AFRICA

BOLLENTE.

COL TUO CUORE SEMPRE APERTO CONVERTI

DILIBERTO E CON GLI ANGELI TUOI BELLI FAI SVEGLIARE

ANCHE RUTELLI. OH MIO CARO BUON GESU’ NON NE FAR

NASCERE MAI PIU’


L’UOMO TUTTO DI UN PEZZO…FATTO DI PIETRA(O)
Il papà si interessa amorevolmente del primogenito. Qualcuno ancora ricorda quel suo trasferimento rapidissimo, inverosimile per un normale poliziotto, dalla questura di Bergamo a quella di Vasto, a pochi chilometri da casa. Ci fu un’interrogazione parlamentare di An per sapere se non ci fosse stata di mezzo una raccomandazione del padre, visto che «l’organico della questura di Vasto è già al completo - sostenevano i deputati Gasparri e Ascierto di An - e che il trasferimento ha creato un giusto risentimento dei primi in graduatoria» scavalcati da Di Pietro jr. Per non andare ancor più indietro, al famigerato esame di maturità da privatista (a 22 anni) del pluribocciato studente Cristiano, figlio dell’allora ministro dei Lavori pubblici. Un nugolo di giornalisti fuori dall’istituto industriale di Pratola Peligna (Aq) per vedere l’esame, ma niente, tutto bloccato da un’ordinanza del preside, anche se la prova orale dovrebbe essere pubblica. «Esame chiuso al pubblico». Motivi? Solo di sicurezza, ovviamente.

domenica, ottobre 26, 2008


PERO’ VELTROBAMA E’ BRAVO
Provate a dialogare con uno così. Uno che appena ti vede ti da del fascista, del razzista, del bugiardo, del rovinafamiglie, sia che parli, sia che te ne stai zitto, sia che indossi una camicia, sia che ti metti il maglioncino. E che poi ti corre dietro per dire che sei tu che lo insulti, sei tu che non vuoi il dialogo con lui. Date un occhio qui. Uno così è bene che dialoghi prima di tutto con un medico.
«Per arrivare a migliorare la politica italiana è essenziale un cambiamento nei rapporti tra maggioranza e opposizione. Troppo facile quando si sta all’opposizione usare toni esasperati». 14 maggio
«Io evito le polemiche, ma chi dice che Berlusconi è meglio di Veltroni offende chi ci ha votato». 6 settembre
«Dico al Pd: scatenatevi contro Berlusconi, quartiere per quartiere, comune per comune, associazione per associazione».12 settembre «Berlusconi sta rovinando economicamente, politicamente e moralmente l’Italia». 14 settembre
«Con Berlusconi c’è una cappa di piombo sul Paese. Il berlusconismo sta rovinando l’Italia». 22 settembre «Basta con gli spot, i fuochi d’artificio, il bullismo al governo». 25 settembre
«Con Berlusconi la democrazia è svuotata come la Russia di Putin». 28 settembre
«Berlusconi in uno dei suoi molti giorni di riposo con il maglioncino ha detto che la nostra manifestazione non gli fa paura». 30 settembre
«Sull’antifascismo forse Berlusconi è influenzato da quelle camicie che indossa: a metà strada tra i Soprano e il passato». 25 settembre
Certo se parli sempre tu... «Sull’antifascismo è stato zitto. Su queste cose non si può scherzare». 25 settembre
«Guardate gli Usa, quando l’opposizione cerca di dare una mano non la si insulta». 25 settembre
«Su Alitalia Berlusconi, che era in una beauty-farm, si è impaurito all’idea che potesse emergere il nostro ruolo». 26 settembre
«Berlusconi passa metà del suo tempo ad insultare l’opposizione in una strategia di contrapposizione frontale con chi la pensa in modo diverso da lui». 30 settembre
«Il presidente del Consiglio incarna la realtà di pericolose pulsioni xenofobe e razziste, di scavalcamento o marginalizzazione delle istituzioni, di noncuranza per la patologica concentrazione del potere». 1 ottobre
«Uno come Berlusconi non potrà mai fare il presidente della Repubblica». 2 ottobre
«Berlusconi non conosce la Costituzione». 6 ottobre
«Berlusconi è un’anomalia, pensa solo ai suoi problemi e il sistema dei media è piegato al pensiero unico». 6 ottobre
«Una democrazia senza opposizione non è democrazia. Questo è lo schema di Berlusconi». 7 ottobre
«La colpa di questa tempesta finanziaria è della destra e della sua ideologia, cioè la deregulation sfrenata, di cui deve chiedere scusa». 7 ottobre
«Sulla scuola Berlusconi vuole radicalizzare lo scontro. Deve capire che le parole sono pietre». 24 ottobre
«Sui tagli alla scuola Berlusconi è un bugiardo». 22 ottobre
«Ha ragione chi dice che in un momento di crisi come questo ci sarebbe bisogno di un clima diverso da quello che c’è. È quello che ho sempre cercato di fare...». 22 ottobre

Grazie Walter, meno male che ci sei tu...

giovedì, ottobre 23, 2008


MA POSSIBILE CHE CONTINUA A DIRE SOLO…

Leggete cosa ha sproloquiato da FAZIO su RAI TRE:

1. Il governo cavalca la paura, come nei momenti più drammatici del secolo. Le classi-ponte per gli immigrati sono un segno dello slittamento progressivo verso un sistema totalitario.
2. Berlusconi fa solo fuochi d’artificio. Gli italiani sono inclini a saltare sul carro dei vincitori. E poi diffidiamo di chi vive di sondaggi.
3. Il governo ha il controllo dei media. E due minuti dopo: «Il governo è infastidito da sindacati, magistrati e giornalisti».
4. La Finanziaria? Non risponde all’economia reale: è contro le piccole e medie imprese, contro chi vive con 1.300 euro al mese, contro le centinaia di migliaia di ricercatori precari che emigreranno.
5. Il governo cavalca la paura, come nei momenti più drammatici del secolo. Le classi-ponte per gli immigrati sono un segno dello slittamento progressivo verso un sistema totalitario.
6. Senza il governo Prodi del ’96 oggi l’Italia sarebbe un mucchietto di cenere»
7. Se negli Usa vincerà McCain, ci sarà un clima pesante in Occidente. Tradotto? «Dalla crisi del ’29 si uscì o con il New Deal, o con il nazismo. E oggi è Obama il nuovo corso. Dunque - per la proprietà transitiva - se il senatore dell’Illinois non vince, l’alternativa è il Quarto Reich. ALLELUIA, LODE A VELTRONI!

VI AVEVO PREGATO DI FARGLI SAPERE CHE LA CAMPAGNA ELETTORALE E’ FINITA L’11 APRILE, CHE TROVASSE ALTRI SLOGAN.
VOI, GENTE DI SINISTRA, COME FATE A SENTIRE SEMPRE LE STESSE COSE, VI AMMIRO PER LA VOSTRA “RESISTENZA ALLA BORRELLI” BRAVI, CONTINUATE A RESISTERE CHE NOI ANDIAMO AVANTI.


E io accuso i rettori: sono i veri colpevoli dello sfascio
di Stefano Zecchi “IL GIORNALE”
La cosa più indecente delle proteste universitarie è l’atteggiamento dei rettori. Se, per ipotesi, fossero stati aumentati i finanziamenti per l’università, i rettori, in coscienza, potrebbero sostenere che i loro atenei funzionerebbero meglio? E cioè, riterrebbero, in coscienza, che aumenterebbe la qualità della formazione e della ricerca accademica? L’università italiana di oggi è come l’Alitalia: più soldi ci butti dentro e peggio è, perché aumenti il clientelismo, il nepotismo, la dequalificazione del corpo insegnante. I concorsi universitari per il reclutamento dei docenti, banditi tra metà luglio e Ferragosto, in modo che pochi sapessero della loro esistenza affinché fosse protetto chi è già predestinato a vincerli, sono un esempio di malcostume e di arroganza. Perché i rettori non denunciano quest’indecenza? Risposta: perché altrimenti 24 figli di rettori probabilmente non sarebbero andati in cattedra. Perché gli studenti non vanno a vedere chi sono i loro docenti in una facoltà, per esempio, come quella di medicina e chirurgia della Sapienza di Roma? Qui è stato eletto rettore il 3 ottobre il professor Luigi Frati, preside per 18 anni nella facoltà di medicina e chirurgia. In questa facoltà, come ordinario, insegna storia della medicina la moglie Luciana Angeletti, la quale era prima una semplice insegnante di lettere: un bel salto acrobatico chissà da chi facilitato. E i figli del rettore dove li mettiamo? Naturalmente nella stessa facoltà di medicina dove insegnano mamma e papà. Ecco infatti un buon posto di associato per il figlio Giacomo nella sede distaccata di Latina. La figlia Paola era un po’ più difficile da sistemare perché è laureata in giurisprudenza. Ma l’amore di padre non ha ostacoli: e, infatti, anche per la figliola Paola si trova un bel posto di ordinario in medicina. Questo accade a Roma, università Sapienza: l’unità della famiglia è garantita, non so quanto sia garantita la scientificità della ricerca. Il rettore della Normale della Pisa, Salvatore Settis, cita come esempio da seguire il presidente francese Sarkozy, che in una situazione di crisi economica come quella che stiamo passando, ha aumentato i fondi all’università invece di tagliarli. Non spiega però, il rettore, che i soldi sono destinati a un numero ristretto di università, una decina in tutto, e non all’intero mondo accademico, peraltro scassato anche se non come il nostro.

mercoledì, ottobre 22, 2008


INVECE DI RASSENARE GLI ANIMI, INVECE DI DARE SPAZIO AL COLLOQUIO, COME RICHIEDEREBBE UNA SITUAZIONE DIFFICILE COME QUESTA….INVECE COSA SCRIVE QUESTO FAMOSO SETTIMANALE? "LA GELMINI PREPARA LE CLASSI GHETTO. INIZIA IL QUARTO REICH…"E’ VERGOGNOSO DOVE PUO’ ARRIVARE L’ODIO POLITICO.

Perche' si dovrebbe dare ascolto a chi urla piu' forte? Protestare e' un diritto. Certo, ma non lo e' impedire ad altri di non farlo. E non e' un diritto impedire il funzionamento di servizi pubblici. Non e' un diritto impedire a chi ne ha voglia, di studiare. Non e' un diritto vandalizzare cose pubbliche e private. Rispettiamo e difendiamo i diritti delle minoranze, ma quelli della maggioranza chi lirispetta e chi li difende?

martedì, ottobre 21, 2008

Città modello, università modello. A Siena hanno sempre esibito il proprio ateneo come una gloria nazionale, con i suoi 768 anni di storia e con il primato qualitativo - certificato dal Censis - tra le università medie d’Italia (meno di ventimila studenti). Non troppo grande e non troppo piccola, sede nel bellissimo centro di una delle più belle città italiane: praticamente una bomboniera. Un gioiello di famiglia in quella terra baciata dal genio e dalla sana amministrazione che è la Toscana, dove notoriamente la politica è buona e gli amministratori virtuosi, dove partito e banca amica, il Monte dei Paschi, insegnano al resto d’Italia come si mandano avanti le cose per la gioia comune di popolazioni felici.
Quasi 150 milioni di euro: questo l’abisso aperto sotto i piedi dell’università modello, cuore culturale della città, gestita da sempre con i criteri illuminati della parte giusta, e bla-bla, e bla-bla, e bla-bla. Negli ultimi anni, l’università pagava 150mila euro annui d’affitto per tre appartamenti, totale 600 metri quadrati, dentro il leggendario Palazzo Chigi Zondadari, proprio su Piazza del Campo. Cosa vuoi: servivano ad accogliere una cinquantina di illustri ospiti durante le giornate del Palio, che si corre proprio lì sotto al davanzale. Vogliamo negare una finestra vista Palio all’eminente ospite? Vogliamo uscirne col braccino corto, proprio noi della prestigiosa università di Siena? Peccato, un vero peccato, che sia sempre denaro pubblico: l’università è statale, il buco è di tutta quanta la collettività. Domanda facile facile: quante Siena ci saranno? Usciranno dopo che è andata in vigore la Riforma Gelmini, così accolleranno il fallimento a questo governo che ha tagliato i fondi. Per fortuna, gli Italiani non ci cascano più.

A SINISTRA COMINCIANO A CROLLARE I MITI
E la cosa non sembra andargli molto a genio…«Non mi rompete i co...»
La condanna del tribunale di Roma a 8 mesi di reclusione (pena sospesa) e al risarcimento di 20.000 euro a Cesare Previti per diffamazione in relazione a un articolo pubblicato sull’Espresso nel 2002 dal titolo : “ Patto scellerato tra mafia e Forza Italia”, non è una novità, nel senso che non è la prima e non sarà certamente l’ultima.
Travaglio infatti è stato già condannato dal tribunale di Torino al risarcimento di 12.000 euro a Fedele Confalonieri, 14.000 euro a Mediaset S.p.A. oltre alle spese di giudizio e alle spese di pubblicazione della sentenza sul Corriere della Sera e prima ancora condannato a risarcire Cesare Previti di circa 80 milioni,somma che gli venne decurtata mensilmente dal suo stipendio di dipendente di Repubblica.
Ora quello che preoccupa non sono tanto le condanne e i risarcimenti, Travaglio infatti dichiara un reddito annuo di circa 280.000 euro, e questo significa che c’è un buon numero di “sfigati & frustrati” a cui vende libri, dvd, spettacoli e altri prodotti editoriali, fedele e costante nel tempo, pertanto anche un eventuale risarcimento milionario come quello richiesto dal Presidente del Senato Schifani che l’ha querelato, può essere affrontato con relativa disinvoltura, magari rateizzato, preoccupa invece il rigetto delle tesi difensive di Travaglio.
Travaglio infatti sostiene in massima parte nelle sue tesi difensive, che i suoi articoli e le sue rubriche sono di “carattere satirico”, più che giornalista è un “satiro”, un “comico”.
E’ evidente a questo punto che i magistrati non apprezzano la satira , insomma non fa nemmeno ridere, lo scrivono i giudici, per sentenza. (da: “IL GIORNALE”)


MA POSSIBILE CHE CONTINUA A DIRE SOLO…

Leggete cosa ha sproloquiato da FAZIO su RAI TRE:

1. Il governo cavalca la paura, come nei momenti più drammatici del secolo. Le classi-ponte per gli immigrati sono un segno dello slittamento progressivo verso un sistema totalitario.
2. Berlusconi fa solo fuochi d’artificio. Gli italiani sono inclini a saltare sul carro dei vincitori. E poi diffidiamo di chi vive di sondaggi.
3. Il governo ha il controllo dei media. E due minuti dopo: «Il governo è infastidito da sindacati, magistrati e giornalisti».
4. La Finanziaria? Non risponde all’economia reale: è contro le piccole e medie imprese, contro chi vive con 1.300 euro al mese, contro le centinaia di migliaia di ricercatori precari che emigreranno.
5. Il governo cavalca la paura, come nei momenti più drammatici del secolo. Le classi-ponte per gli immigrati sono un segno dello slittamento progressivo verso un sistema totalitario.
6. Senza il governo Prodi del ’96 oggi l’Italia sarebbe un mucchietto di cenere»
7. Se negli Usa vincerà McCain, ci sarà un clima pesante in Occidente. Tradotto? «Dalla crisi del ’29 si uscì o con il New Deal, o con il nazismo. E oggi è Obama il nuovo corso. Dunque - per la proprietà transitiva - se il senatore dell’Illinois non vince, l’alternativa è il Quarto Reich. ALLELUIA, LODE A VELTRONI!

VI AVEVO PREGATO DI FARGLI SAPERE CHE LA CAMPAGNA ELETTORALE E’ FINITA L’11 APRILE, CHE TROVASSE ALTRI SLOGAN.
VOI, GENTE DI SINISTRA, COME FATE A SENTIRE SEMPRE LE STESSE COSE, VI AMMIRO PER LA VOSTRA “RESISTENZA ALLA BORRELLI” BRAVI, CONTINUATE A RESISTERE CHE NOI ANDIAMO AVANTI.

sabato, ottobre 18, 2008


A questo punto lasciamo stare la Riforma Gelmini, non ne parliamo, parliamo invece su un fatto su cui c'è poco da ridire, sulle iniziative inventate negli ultimi giorni, come le notti bianche a scuola, tra pizze al trancio, giochi di gruppo e disegno libero, mentre i dibattiti impegnati stanno sullo sfondo, là in fondo, dentro la palestra, con genitori e maestre. Per i bambini, se non hanno a che fare con adulti fanatici e incoscienti, l'esperienza si risolve più o meno in un simpatico gioco.
Altra cosa, tutta un'altra cosa, è il corteo. Se non ricordo male, noi siamo quelli che giustamente compatiscono i nostri padri per quei loro avvilenti sabati in divisa da balilla, tanto tempo fa. Siamo quelli che giustamente provano un sano odio per tutti i regimi subdolamente impegnati nell'indottrinamento dell'infanzia, nel Sud come all'Est del mondo. Cioè: siamo quelli che doverosamente, civilmente, sensibilmente si ribellano all'uso improprio, qualunque uso, dei bambini. Improvvisamente, in queste ore, la nostra tremula ipersensibilità evapora, in nome di una battaglia ritenuta decisiva e fondamentale. Nessuno lo discute, che sia fondamentale: il problema è se sia accettabile mandare avanti i bambini. Solo questo. Sarò di un altro tempo e di un altro pianeta, ma secondo me no, non è accettabile. Resto dell'idea che i grandi debbano fare i grandi e i piccoli debbano fare i piccoli. Senza nessuna accelerazione. Senza ambigui scambi di ruoli.
Torno allora cocciutamente alla domanda: siamo sicuri che sfilare in questi cortei, tra cori belluini e incitamento alla lotta pura, sia così innocuo e giocoso? Prima però di rispondere a questa domanda, forse sarebbe utile e salutare rispondere onestamente a un'altra, che in definitiva le sovrasta tutte quante. Questa: portandoli in corteo, stiamo facendo il loro bene o il nostro interesse?
Io una risposta ce l'ho. Non sto a ripeterla. Colgo solo l'occasione per ricordare un'antica teoria: i bambini sono una cosa bellissima, il guaio è che col passare del tempo diventano genitori.
Rispondetevi da soli: ma la scuola così com’è vi sta bene? Ma l’Università funziona? Vi sta bene che i nostri ragazzi siano sempre gli ultimi nelle classifiche internazionali per la loro preparazione? Ha senso, in questi giorni di ruvida contestazione stradale, mandare avanti i bambini? È poi così normale portarseli in corteo, cartellonarli sotto slogan rabbiosi, invitarli al coro col pugno proteso, dotarli di megafono?

venerdì, ottobre 17, 2008


IO NON SO PIU' COSA PENSARE, IN NOME DI UN PROTESTA, CHE DOVREBBE ESSERE PACIFICA, PRIVA DI FALSITA' E ILLAZIONI, UN PROFESSORE ITALIANO VEDETE COSA SCRIVE.
 Luigi Carosso
15 ottobre 2008
da Retescuole.net
Il decreto varato ieri dalle destre sulla istituzione di classi speciali per gli immigrati richiama ad un triste e tragico precedente.

Il Regio Decreto Legge n. 1630 (Istituzione di scuole elementari per fanciulli di razza ebraica), «riconosciuta la necessità assoluta ed urgente di dare uno speciale ordinamento alla istruzione elementare dei fanciulli di razza ebraica», prevede due possibilità: la prima considera l'istituzione «a spese dello Stato di speciali sezioni di scuola elementare nelle località in cui il numero di essi non sia inferiore a dieci»; la seconda consente alle comunità israelitiche di «aprire, con l'autorizzazione del ministro per l'Educazione nazionale, scuole elementari, con effetti legali, per fanciulli di razza ebraica»

Non vi vergognate? VOI sareste quelli che dovrebbero educare le nuove generazioni alla Convivenza civile? VOI continuate a definirvi professori? Di che cosa? Carosso, per quello che hai scritto, meriteresti di essere radiato da tutte le scuole del regno. Anche la redazione, voi fomentate l'odio, voi incapaci di sedervi a tavolino e discutere. Non siete più abituati, vivete nel vostro liquido putrefatto e non siete più capaci di dare niente, questa è l'ulteriore dimostrazione che la riforma deve andare avanti velocemente. Spero, e voglio essere cattivo, perchè avete superato il limite della decenza, che qualcuno di voi se ne vada a casa, ha fatto il tempo. Ripeto VERGOGNATEVI a scrivere certe cose, le ho copiate e le manderò a tutti i blog possibili, anche al ministro.

mercoledì, ottobre 15, 2008


Qualcuno mi chiarisca…
Qualcuno mi deve chiarire, dopo 34 anni di insegnamento, chi sono: maestro di modulo o maestro prevalente. Inizio la prima elementare con il ruolo di maestro prevalente, per due anni tutto fila liscio come l'olio, bambini sereni, lontani da quello stress opprimente del cambio, via italiano che arriva matematica, via matematica che arriva storia. Contenti i genitori perchè i figli tornano a casa meno stanchi con qualche apprendimento in più ecc... Via il governo Berlusconi, arriva Fioroni, lava le facciate degli istituti con leggi antibullismo e lascia tutto in mano ai Collegi dei Docenti che, in nome della famosa autonomia, stabilisce che devo insegnare due ore di storia nell' altra classe, perchè si ritornerà al modulo, così conosceremo meglio i nostri alunni. Due anni di insegnamento in queste condizioni, tutto a discapito dei poveri bambini, perchè non c'è una continuità didattica in quanto li vedo solo una volta a settimana. vIA Fioroni, arriva Gelmini, si prosegue a perpetrare contro i bambini, non per colpa della Gelmini, ma sempre in nome dell'autonomia, in attesa di nuove disposizioni. L'esimio Collegio dei Docenti, delibera che non sono sufficienti due ore, quindi se ne dovranno fare quattro. Ora mi trovo, a fine corso, in 5^ a insegnare non solo storia, ma anche geografia. E' stato completamente stravolto il mio programma di 5 anni, in quanto con 4 ore in meno, devo ridurre le ore nella mia classe e non potrò più assicurare il mantenimento e l'attuazione dei progetti portati avanti sin dalla prima. Forse le colleghe, in fase di votazione, o per una piccola rivalsa, nei miei confronti, da sempre favorevole alla Riforma, hanno voluto ribadire il concetto che nella scuola non di deve "spostare" niente. Una cosa mando adire loro, io continuerò con lo stesso ritmo, dovessi crepare. Quindi qualcuno mi facesse sapere che maestro sono. Antonio Germino, maestro unico.

martedì, ottobre 14, 2008




Il Pd compie un anno (e gli fan la festa)
 
E’ TALMENTE SCIOCCATO DAGLI ULTIMI EVENTI CHE NON SA PIU’
COSA FARE. AIUTARE IL GOVERNO, FARE SCIOPERO, CORRERE DIETRO
A DIPIETRO, TENERE A BADA LA SINISTRA RADICALE. Il «Grande Balzo» che doveva attuare una straordinaria rinascita della sinistra, è rimasto a metà, è caduto nella pozzanghera. Il fine settimana scorso ha visto la rinascita degli ex Ppi. Ad Assisi si sono riuniti a convegno tutti i leader dell’ex partitino nato dopo la morte della grande Dc. Sotto la guida di Franco Marini, con Giuseppe Fioroni a fare da padrone di casa e Dario Franceschini nell’eterno ruolo di attor giovane, i popolari si sono ricostituiti. Pochi mesi fa era toccato a Massimo D’Alema dar vita con «Riformisti e Democratici» (l’acronimo è ReD) al raduno di quasi tutti gli ex diessini a cui si erano aggiunti alcuni compagni di strada. Ora sono gli ex popolari che tornano assieme. Nel gioco dell’oca c’è sempre il rischio che i dadi, giocati male, ti riportino alla casella di partenza. Ho l’impressione che si ritorni ai DS. Caro Veltroni ritirati prima che ti affossino.


Berlusconi viene a Todi e Rutelli va a Orvieto.
Il “ Santo “ ha inaugurato la nascita del nuovo PDL auspicando una nuova primavera della politica con la scrittura dello Statuto del PDL. Mentre il “ Mellifluo” a Orvieto ha dichiarato.” Abbiamo il dovere di riguadagnare consensi popolari. Dobbiamo andare a riprenderci i voti della destra o, altrimenti, qualunque strategia di conquista di governo nel 2013 non ha tecnicamente nessuna possibilità di riuscita". Rutelli, quindi, ha proposto tre grandi aree di iniziativa politica. "La prima - ha detto - riguarda l'economia, una sfida difficile ma un passaggio fondamentale. La nostra posizione in merito si può riassumere in più libertà economica e difesa del reddito degli italiani. La seconda riguarda la sicurezza. O siamo solidamente credibili sui temi della sicurezza o ci dobbiamo scordare nei prossimi anni, viste le incertezze che graveranno sul nostro paese, di riconquistare la maggioranza degli italiani". Altro tema fondamentale, secondo Rutelli, quello dell'ambiente. "Serve una politica per l'ambiente che affronti i grandi temi mondiali e risolva anche quelli delle tasche degli italiani e delle bollette energetiche". Qualcuno gli può far sapere, per favore, che quello che ha scritto lo sta facendo già il “Santo”? Grazie. Antonio Germino
Insomma, siamo alle solite. alla sinistra questo tempo non piace e, però, nell'impossibilità di cambiarlo perché non ha uomini con le p…non ha più quei falsi intellettuali che fino a ieri pontificavano, ha solo zombi vaganti nelle tenebre della sottocultura decretano la sua nullità. Correva l’anno (427–347 a. C.) 
quando Platone nella Repubblica circa La sete di libertà scriveva:

“Quando un popolo, divorato dalla sete della libertà, si trova ad avere a capo dei coppieri che gliene versano quanta ne vuole, fino ad ubriacarlo, accade allora che, se i governanti resistono alle richieste dei sempre più esigenti sudditi, sono dichiarati tiranni. E avviene pure che chi si dimostra disciplinato nei confronti dei superiori è definito un uomo senza carattere, servo; che il padre impaurito finisce per trattare il figlio come suo pari, e non è più rispettato, che il maestro non osa rimproverare gli scolari e costoro si fanno beffe di lui, che i giovani pretendano gli stessi diritti, le stesse considerazioni dei vecchi, e questi, per non parer troppo severi, danno ragione ai giovani. In questo clima di libertà, nel nome della medesima, non vi è più riguardo per nessuno.

In mezzo a tale licenza nasce e si sviluppa una mala pianta: la tirannia”.


lunedì, ottobre 13, 2008

DOVE VA IL PARTITO DEMODE' (PD)


DOVE VA IL PARTITO DEMODE' (PD)

Pierluigi Bersani ha deciso di superare il confine tra la politica e il teatro dell’arte, quello delle maschere. In una incredibile intervista sul Corriere infatti, propone allo stesso tempo una task force con il governo per superare la crisi più devastante di tutti i tempi… e una manifestazione di tre milioni di persone contro lo stesso governo con cui vuol fare la task force! Gli fa eco Veltroni che da Floris, poche ore prima –senza rendersi conto neanche lui di perdere ogni traccia di serietà- ha fatto la stessa proposta.
Solo il povero Marco Follini, con l’aria di uno che si chiede chi mai gliel’ha fatta fare a scegliersi una così brutta compagnia, prova a spiegare –qualche pagina più in là, sempre sul Corriere- che le due cose non si tengono e che sarebbe bene sospendere l’appuntamento in piazza del 25 ottobre.

domenica, ottobre 12, 2008


Questa raccolta certosina che ho realizzato è la testimonianza di come non si vuole accettare il colloquio e arrestare quel processo di innovazione che da anni tutti chiedono a squarciagola, ma che poi nessuno vuole iniziare….intanto i nostri figli restano il fanalino di coda dell’ Europa, impreparati di fronte a qualsiasi coetaneo della Lettonia. Genitori, studenti, leggete attentamente queste frasi e ragionateci sopra, serenamente, vi accorgerete che sono solo aria fritta. La ministro Gemini ha ben altro per la testa, dare ai nostri ragazzi la preparazione necessaria per entrare nel mondo globale, no nell’ufficio del comune o della regione.

La scuola è un bene comune: fermiamo la Gelmini!

Sarà la strage delle scuole innocenti, con nel ruolo di Erode la duplice interpretazione del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, e di quello dell'istruzione, Maria Stella Gelmini. Inizierà nel prossimo autunno

"la scuola sarà agonizzante, senza risorse, penalizzata da tagli imposti senza alcuna ragionevolezza".

"Il provvedimento del governo accompagna l'università alla catastrofe
un attacco senza precedenti ai principi della Costituzione, ai diritti dei lavoratori e al loro salario e all’etica stessa della convivenza civile.”

…E poiché è provato che un regime si affida volentieri al simbolismo, valore pedagogico assume, in questo senso, anche la normativa sui grembiulini, che, associata alla retorica dell'inno nazionale, delle "affermazioni" dell'Italia sportiva, delle mirabolanti imprese dei "bravi ragazzi" in armi, sparpagliati per le "aree calde" del pianeta, sostituisce e modernizza quel pilastro della pedagogia fascista che fu abilmente sintetizzato nello slogan "libro e moschetto, fascista perfetto".

In questi giorni il mondo della scuola sta sostenendo un duro scontro in difesa della Scuola Pubblica. Tutti i beni comuni e i lavoratori, in realtà, oggi subiscono un duro attacco ed è in gioco la democrazia nel nostro Paese. ??Come me tanti altri lavoratori e genitori della Scuola Pubblica della Campania hanno partecipato allo "Jatevenne Day"

sabato, ottobre 11, 2008



Il comunista Fo a Berlusconi:
"Non ti stringerò mai la mano" POI E' BERLUSCA CHE FOMENTA L' ODIO, UN NOBEL CHE DICHIARA DI USCIRE DA UN LOCALE SE ENTRA BERLUSCONI. DITEMI VOI SE CON GENTE SIMILE SI POSSONO FARE LE RIFORME.

martedì, ottobre 07, 2008


domenica, ottobre 05, 2008


DURANTE UNA PAUSA PUBBLICITARIA LA SANTANCHE' VIENE ASSALITA VERBALMENTE DA DUE ENERGUMENI DI COLORE APPELLANDOLA IN MANIERA SCONVENIENTE, SOLO PERCHE' AVEVA DICHIARATO CHE CHI NON HA IL PERMESSO DI SOGGIORNO DEVE ANDARE A CASA, DOPO AVER FATTO PER LE DONNE ISLAMICHE, VIENE RIPAGATA CON QUESTA MONETA, IL GRANDE SIONISTA NONCHE' GIORNALISTA GAD LERNER, DOPO AVER ACCESO LA MICCIA, CONTINUA A FOMENTARE L'ODIO DURANTE TUTTA LA TRASMISSIONE, PENSA CHE SOLO COSI' SI POTRA' MANDARE A CASA L'ODIATO CAIMANO, CHE TANTO DANNO STA PRODUCENDO ALLA NAZIONE, COME HO SCRITTO PER VELTRO- EX -OBAMA (CHE NEMMENO LO HA RICEVUTO) FATEGLI SAPERE, PER FAVORE, CHE FANNO UN FAVORE AL PDL IN QUANTO LA GENTE, CON IL VOTO HA DIMOSTRATO DI AVER CAPITO DI CHE PASTA E' FATTA LA SINISTRA DEL PERFEZIONISMO.

sabato, ottobre 04, 2008


"Domani sarà visibile, all'ingresso della scuola, un documento che richiede il ritiro del decreto Gelmini. In caso di condivisione si prega di apporre la firma, sarà inviato al ministero dell'Istruzione". Questo ha fatto scrivere sul diari dei bambini di quinta elementare una maestra, scuola Boccaccio, Firenze. TRAETENE VOI LE CONSEGUENZE, IO SONO DI PARTE E NON FACCIO COMMENTI. PONGO SOLO UNA DOMANDA." FIN DOVE E' LECITA L'OPPOSIZIONE A UNA RIFORMA E LA LOTTA SINDACALE?

venerdì, ottobre 03, 2008


"Autunno della democrazia" Veltronius dicit, Veltronius delenda est. E' fuso, non sa fare più nemmeno una proposta sbarletta, inveisce. accusa un governo che mai nella storia della nostra Repubblica aveva fatto in pochi mesi.

giovedì, ottobre 02, 2008


“L'11 ottobre tutti coloro che hanno a cuore le sorti della democrazia del nostro paese manifestano a Roma, uniti (si spera) contro le politiche di questo governo e più specificatamente contro le scelte razziste, gli attacchi all'indipendenza della magistratura, al ruolo contrattuale del sindacato, alle conquiste del mondo del lavoro, alla democrazia, ai valori dell'antifascismo e al ruolo istituzionale, e allo sviluppo della scuola pubblica….Gli interventi della coppia Gelmini-Tremonti (e Aprea) sono difatti devastanti non solo perché prevedono ulteriori pesanti tagli per la scuola statale, ma perché, in coerenza con l'idea di società delle destre, prevedono una scuola fortemente gerarchizzata e autoritaria, che deve »educare» al modello di società «ordinata» e la difesa della scuola pubblica non può essere affidata alla mobilitazione del solo mondo della scuola; nello stesso tempo la difesa della democrazia e dei valori dell'antifascismo, la contestazione di ogni forma di razzismo, l'indipendenza della magistratura, il rispetto delle conquiste sociali del mondo del lavoro e una politica di pace sono valori che devono essere centrali anche nella scuola. Democrazia e scuola pubblica e laica per tutti sono due aspetti della stessa realtà. Per questo la scuola deve essere deve sentirsi impegnate in prima persona per la manifestazione dell'11 ottobre …..”
Questo è lo stralcio di un manifesto di sinistra, del gruppo di Firenze. Sono parole farneticanti, come se domani dovessimo cadere, o già siamo caduti in mano a una banda di incoscienti politici “gerarchizzati” e autoritaria, parlano di società ordinata, ma non si sono mai chiesto, questi signori, che dall’altra parte ci sono persone “normali” come loro. Con la sola differenza che si sono presi la patata bollente di “sistemare un po’ questa nostra Italia. Io chiedo a questi professori e soprattutto maestre, di incominciare a ragionare da soli e non con gli editti dei dirigenti sindacali che, secondo me, hanno fatto il loro tempo. E’ tempo di alzare la testa, cari colleghi/e, è tempo di pensare positivo e non demonizzare tutto ciò che viene dall’altra parte, ci si siede uno di fronte all’altro e si discute, perché cari miei, a voi sfugge che stiamo giocando con l’ avvenire dei nostri figli, o ve ne siete dimenticati, accecati dall’ odio politico?