Vernacolese

martedì, aprile 28, 2009


CASINI, non ha imparato niente! Continua a creare casini per rubare voti al PDL e a Tonino il Questurino, ora candida il vincitore del ballo sotto le stelle: un altro sfaticato che cercherà di sistemarsi a vita nel Parlamento EU, e un domani nel Parlamento Italiota. W L'Italia, W il re, W Casini con i suoi pinguini.

domenica, aprile 26, 2009


Con viva soddisfazione che possiamo salutare un 25 Aprile storico: finalmente tutti quanti festeggiano senza se e senza ma, ma più che altro tutti quanti salutano il travolgente successo dell’unica rete televisiva sinceramente democratica, orgogliosamente libera, è «Red», la televisione privata di Massimo D’Alema, benché debitamente travestita con un editore chiamato «Nessuno Tv». Partirà alla grande con la tribuna politica di Ritanna Armeni, con una specie di reality per trovare il prossimo leader del Pd. Imperdibili. «Abbiamo una tv piccola, di nicchia - spiega Massimissimo -, ma è una tv vera. Se si sposa cultura e buon gusto...».C’è persino uno spot modernissimo, per il lancio della nuova campagna: una pecora rossa che esce dall’uovo, facendo il belato. Geniale. Se poi la spiegano, può essere pure meglio.

lunedì, aprile 20, 2009


Di Pietro dice «Alla Camera nessuno vuol pranzare con me» A pranzo in Parlamento non trovo nessuno che si sieda a tavola con me». Ma voi non sapete che dramma c’è dietro questa frase: e non solo per un particolare di cui sono a conoscenza i cronisti parlamentari, e cioè che neanche i suoi compagni di Partito spesso vogliono pranzare con lui. Il problema è più antico e va oltre la storica incapacità di amicizia dell’ex contadino «imparato» a diffidare di tutto e di tutti, e va addirittura oltre il fatto notorio e politico che la lealtà, Di Pietro, non sappia neppure che cosa sia. Molti sono coloro che l’hanno abbandonato: da Pietro Mennea all’ex fidatissimo Elio Veltri, dal deputato Valerio Carrara ai vari Rino Piscitello, Federico Orlando, Milly Moratti, Sergio De Gregorio, persino Paolo Flores d’Arcais: «Gente che ha capito il personaggio e ha preso le distanze» ebbe a commentare Veltri. E non abbiamo neppure menzionato Walter Veltroni e perché no, Massimo D’Alema, colpevole della malsana idea di candidarlo nel 1997 al Mugello. MEDITATE GENTE, MEDITATE.

giovedì, aprile 16, 2009


Ricominciamo con i ricatti? La lega minaccia di mettere in crisi il governo in una situazione tragica come questa, incomincia bene l'alleanza con gli ex secessionisti. Bossi minaccia di far cadere il governo per una faccenda di votazione, immaginiamoci quante volte farà la stessa minaccia, quando si parlerà di cose più vitali per la nazione. Il senatur dovrà capire che risparmiare 400 mln è un segnale verso gli Italiani, che hanno dimostrato grandezza d'animo nella gara di solidarietà. Qualcuno gli dovrà far capire che la maggior parte degli italiani è con Berlusconi e Fini, LUI è un accessorio, importante, ma sempre un accessorio.

martedì, aprile 14, 2009


Egregio On. Di Pietro, essendo un maestro elementare, soffro di distorsione professionale, sono come i bambini, per me non esiste il grigio. Premesso ciò desidero alcuni chiarimenti sul suo modo di fare politica. Le sembra onesto difendere un Santoro che come un carro armato passa sulle macerie in nome di quella libertà di informazione, che quando fa comodo viene messa in ballo. Libertà vuol dire, prima di tutto, essere libero da pregiudizi, e dalla Sua immagine, seguendo la sua fiorente carriera di magistrato prima e di politico (si fa per dire) dopo, tutto traspare all'infuori l'onestà mentale. Ha costituito un trio dell'Apocalisse con Travaglio e Santoro che furoreggia in Tv a caccia di ascoltatori forcaioli e insoddisfatti. Quale esempio date ai nostri figli? Siete sicuri di riuscire ad avere un seguito tale da poter scuotere le coscienze degli italiani, i quali hanno capito di che pasta siete fatti, la farina è l' invidia e l'acqua è l' odio. Questo impasto riesce a lievitare per una notte, l'alba dell'onestà non vi darà il tempo di mettere al forno l'impasto disfatto perchè manca il lievito della chiarezza e della trasparenza. Alle europee, Voi giustizieri, non arriverete al milione di voti. La gente d'Italia ha bisogno di serenità e di lavoro, di sicurezza e certezze. Voi queste cose, al contrario del PDL non sarete mai in grado di assicurarci, per un motivo molto semplice, non sapete nemmeno voi cosa volete, inveite contro tutti con idee giustizialiste che nemmeno in tribunale troverebbero accoglienza. La politica è fatta per uomini pieni di idee e voglia di produrre qualcosa di positivo (BERLUSCA DOCET).  Non vi faccio nessun augurio perchè non lo meritate.

lunedì, aprile 06, 2009

Al preg.mo ministro della P.I on. Gelmini, e p.c. al Giornale,
alla Repubblica, al Corriere della sera

Sono l’ insegnante Germino Antonio, mi deve di nuovo perdonare se La disturbo, ma situazioni
alquanto anomale si sono verificate nell’assegnazione dei docenti ai vari
Circolo Didattici in nome della Riforma. Lei ha sempre affermato che non ci
saranno licenziamenti nella scuola primaria e negli altri gradi. Nel mio
Circolo di Todi, ci sono 7 insegnanti perdenti posto, negli altri il numero
varia da tre a 5, più o meno. Il Dirigente regionale ha dato disposizioni
per permettere alle insegnanti in soprannumero di fare domanda di trasferimento,
Le chiedo, di grazia, per quali Circoli si dovrà fare questa domanda, se quasi
tutti si trovano in questa scabrosa situazione? Io, come tanti insegnanti,
ho appoggiato e promosso questa Riforma credendo nel rinnovamento della Scuola,
dove le cose assurde degli ultimi venticinque anni sarebbero scomparse, come
il modulo, insegnanti con certificazioni di aerofagia e discopatia, abusi e
soprusi con la complicità dei sindacati, mia moglie, per esempio, è stata
nominata in ruolo dopo tre anni che ne aveva acquisito il diritto. Vorrei
chiarito ulteriormente il Suo pensiero: ha detto che l’ attuazione della
Riforma veniva “diluita” durante i prossimi tre anni, a me sembra che la
vuole portare a termine per settembre. Mi permetta di ricordarLe che la scuola
Primaria, a memoria d’uomo, si è “sobbarcata” tutte le riforme messe in atto
dal 1975 in poi, il sottoscritto ne è cavia e testimone. La scuola Media e
le Superiori sono rimaste al palo, hanno solo preteso che noi mandassimo alunni
il più preparati possibile per vivere di rendita soprattutto nella lingua
italiana. Ora mi chiedo: “ A nessuno è venuto mai in mente di chiamare un
gruppo di insegnanti per collaborare e dare suggerimenti, come Le avevo
scritto già l’anno scorso? Lei si è ciricondata di insigni professori universitari
come Giorgio Israel, che io stimo, ma non è stato ad insegnare nella scuola
elementare, si ricorda, L’avevo invitata a visitare la mia scuola,
logicamente non ne ha trovato il tempo. Evidentemente le e.mail non si leggono, o non le
si dà il giusto peso. Concludo invitandoLa a rivedere questa situazione, in
virtù delle richieste delle famiglie (30 ore). Mi permetto di suggerire di far
restare la terza insegnante, cioè due maestri farebbero il prevalente e la
terza giocherebbe nelle due classi, come previsto dalla Moratti, poi nel
corso degli anni a venire, non si assume altro personale ed entro 4/5 anni
(presumibilmente 2015) si avrà, con il nostro pensionamento un gran numero
di posti creatisi con il modulo. Quello che più rammarica è il fatto che gente
come me, si è attirato gli strali delle colleghe, mi guardano come si gurda un
appestato, non avendo il coraggio di dirmi in faccia il fallimento di questa
ennesima riforma, sì esimio ministro, Lei ha fallito, comunque vadano le
cose, mi sorridono con sufficienza. Sopra la mia testa sono passati ministri e
dirigenti, molti sono finiti nell’oblio, pochissimi nelle mente e nel cuore.
Non spero in una sua risposta, Le auguro comunque buon lavoro rammentandoLe
che la scuola Primaria è stanca di Riforme che si fermano a metà strada.
Antonio Germino, maestro prevalente per finta.

venerdì, aprile 03, 2009

giovedì, aprile 02, 2009


Diliberto ne ha detta un’altra delle sue. Il leader del Pdci, che sta cercando di confluire nella Rifondazione comunista di Paolo Ferrero, non è nuovo a espressioni grevi e politicamente violente. Ieri, intervistato da Maria Latella su Skytg24, ha superato persino le sue peggiori performance del passato. Due frasi colpiscono. La prima dice: «Noi odiamo Berlusconi». La seconda: «Noi comprendiamo gli operai francesi che hanno sequestrato Francois-Henri Pinault». Un risultato Diliberto lo ha raggiunto. Oggi le sue espressioni figureranno in tutte le note politiche di giornata e già ieri trovavano spazio nei tg serali. Per un partito sparito dal Parlamento è un bel successo. Diliberto è così uscito dal cono d’ombra e ha ripreso il centro della scena. Se questa è la carta di identità del partito che dovrà unificare tutti i comunisti (e Cesare Salvi con loro) si comincia proprio male.
La crisi della sinistra moderata e la scomparsa della sinistra radical trovano una spiegazione proprio dall’esistenza di una cultura come quella di Diliberto. C’è tutto un mondo che non ha più alcuna voglia di ascoltare queste sirene e viene sospinto da frasi come questa verso l’astensione. C’è un’altra ragione, oltre la fuoriuscita dall’anonimato, dietro le espressioni violente di Diliberto? Il leader neo-comunista sente che i margini di recupero elettorali si sono fatti molto stretti. In tutti questi mesi non si è sentita la mancanza di forze radical nella vita parlamentare per due ragioni. La prima è che esse rappresentano un’Italia che va scomparendo. Il voto che ha cancellato intere forze politiche dalle scene parlamentari non è figlio di un destino cinico e baro ma ha rivelato l’esaurimento della capacità di attrazione e consenso della sinistra massimalista e violenta.
La seconda ragione è che le posizioni che tendono a criminalizzare l’avversario sono patrimonio indiscusso del partito di Di Pietro. La performance di Diliberto vuole recuperare a sinistra quei voti che si stanno dirigendo verso l’accrocco giustizialista. Il leader del Pdci vuole fare concorrenza all’ex pm, a Beppe Grillo, a Marco Travaglio.